9, Luglio, 2025

«Eravamo in casa quando i ladri hanno tentato di entrare»

Castel Bolognese. La testimonianza da via Biancanigo. «Ora ogni minimo rumore mi fa svegliare di soprassalto»

«Da una settimana, ogni volta che sento un rumore durante la notte, mi sveglio di soprassalto, pensando a quello che è successo».
A parlare è una residente di via Biancanigo, nelle campagne dell’omonima località di Castel Bolognese. Mercoledì 22 gennaio la sua abitazione è finita nel mirino dei ladri. Mentre la famiglia era in casa, alle 18.45.

«Una banda specializzata, senza dubbio – sostiene -. Lo deduco dal fatto che, prima di forzare una delle finestre, sono passati in giardino e hanno svitato le lampadine dell’illuminazione esterna, per essere coperti dal buoi durante il colpo».
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato il marito: «Eravamo tutti al piano superiore, lui ha sentito un rumore metallico provenire dal piano di sotto». A quel punto «abbiamo sceso le scale, attenti a non accendere la luce, giusto in tempo per affacciarci alla porta e vedere un’ombra che si allontanava di corsa attraversando il giardino».
Quando i ladri si sono allontanati, è stato il momento della conta dei danni: «Hanno forzato una portafinestra, scardinando la persiana con un piede di porco e scassindando la maniglia. Li abbiamo interrotti prima che rompessero il vetro: a quel punto sarebbero stati in casa».

Da una settimana, tuttavia, il pensiero non va ai danni («gli infissi si aggiustano») ma al rischio corso dalla famiglia. «Se fossero entrati, non oso immaginare…».
La sera stessa, il fatto è stato segnalato ai carabinieri di Faenza, mentre la mattina successiva la famiglia ha sporto denuncia. «Al telefono un militare mi ha detto che c’erano state anche altre chiamate al 112 nello stesso pomeriggio provenienti dalla zona di Castel Bolognese. Un altro indizio che mi fa pensare a una banda specializzata nei furti in abitazione. Il fatto che avessero smontato le luci esterne ci fa capire che avevano effettuato un accurato sopralluogo prima di entrare in azione».
La consapevolezza del rischio corso e lo spavento lasciando il posto a una domanda: «Cosa possiamo fare? Subito abbiamo installato un sistema d’allarme, ma bisogna partire dalla prevenzione di questi fenomeni – spiega la vittima del tentativo di furto -. Siamo in alcune chat di residenti e ogni settimana ci capita di leggere segnalazioni di furti o tentati furti in abitazione. Soprattutto nelle frazioni di campagna occorrono maggiori controlli. Sapendo che le forze dell’ordine devono coprire un territorio ampio, occorrerebbe un gruppo di lavoro che veda coinvolti Comune, associazioni e forze dell’ordine, una più strutturata e coordinata collaborazione. Magari affiancando il presidio del territorio con alcuni incontri dedicati alla cittadinanza in cui ci venga spiegato cosa fare in caso di intrusione nella propria abitazione di malviventi».


© Riproduzione riservata

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