8, Luglio, 2025

Inclusione, crescita e dialogo in classe – Don Pierpaolo Pasini

La celebrazione della tredicesima Giornata diocesana della scuola cattolica paritaria sollecita riflessioni che si collocano a diversi livelli e che, inevitabilmente, sono fortemente condizionate dal contesto culturale e sociale nel quale stiamo vivendo. Non mi pare necessario elencare dettagliatamente le problematiche con le quali abbiamo a che fare e che sono davanti agli occhi di tutti, anche per il bombardamento mediatico cui siamo permanentemente sottoposti. Credo invece importante soffermarci brevemente su alcune conseguenze che riguardano specialmente la realtà scolastica, perché condizionano l’approccio di tutti alla realtà, e quindi anche la concezione educativa, cioè il modo di proporsi alle nuove generazioni.

Pensiamo al castello di ottimismo costruito intorno all’Intelligenza Artificiale (AI), quasi che il suo utilizzo risolva automaticamente tutte le problematiche inerenti all’umano esistere. Non si tratta di squalificarne il valore, in nome di una nostalgia romantica, o di restare attaccati a schemi cristallizzati e che impediscono di cogliere le importanti provocazioni del nostro tempo.

C’è un cambiamento in atto che ci sollecita ad uno sguardo più profondo sulla nostra umanità e che deve condurci ad una più autentica scoperta di ciò che è essenziale, affinché questa ri-scoperta ci porti ad un uso vero dell’AI e perciò alla sua autentica valorizzazione, per quel progresso conoscitivo ed educativo di cui oggi si avverte una particolare urgenza.

Le nostre scuole cattoliche, a tutti i livelli, sono chiamate ad accettare questa sfida e a mostrare che una autentica esperienza umana non si contrappone al vero progresso anche tecnologico, ma lo valorizza sottoponendolo a quel bisogno di autenticità e di totalità che ci costituisce.

Quando l’esperienza cristiana è autenticamente vissuta non si astrae dalla realtà ma aiuta ad elevare lo sguardo e perciò ad usare in modo vero, umano, gli strumenti del progresso per il bene di tutti.

Le scuole paritarie cattoliche sono espressione di un reale contributo alla crescita umana, al dialogo, all’inclusione e per questo sono da considerare un bene per l’intera società.

Con l’apertura della porta santa per l’inizio dell’anno giubilare della speranza la Chiesa invita a portare davanti al Mistero del Dio fatto uomo tutta la drammaticità della vita perché il rapporto con il Signore della storia illumini i passi dell’uomo per una intensa e vera convivenza.

Al Dio della misericordia affidiamoci per svolgere con gratitudine e intelligenza l’affascinante vocazione educativa.

Don Pierpaolo Pasini
direttore Ufficio diocesano pastorale scolastica


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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