Ha animato il dibattito, nei giorni scorsi, il comunicato rivolto da Area Liberale all’amministrazione lughese. Oggetto della contestazione lo stato dei lavori post alluvione 2023. Secondo i civici a guida Gabriele Padovani, infatti, «gli interventi di messa in sicurezza non sono una priorità della giunta». Pronta la replica dalla Rocca, con Elena Zannoni che ha parlato di «strumentalizzazione su un tema delicato», entrando poi nel merito delle opere citate. A oggi, dunque, qual è la situazione?
Il contenuto delle ordinanze
Sono 35 le opere previste tra Lugo e frazioni, indicate nelle ordinanze 13/2023 e 33/2024 dell’ex commissario straordinario alla ricostruzione Figliuolo. Di queste, 11 hanno un importo superiore ai 500 mila euro: finanziate con fondi Pnrr (quindi vincolate a precisi tempi e rendicontazioni) e non gestibili direttamente dal Comune. Per volontà della stessa struttura commissariale, che ha incaricato la partecipata Sogesid (Società di gestione di impianti idrici). Tra gli interventi più economicamente rilevanti anche le due laminazioni a Lugo Sud (in fregio alla Canaletta di Budrio) e a Lugo Ovest (raddoppio del Parco Golfera), per un totale di 7,1 milioni di euro. Ritenute di «massima importanza» dall’amministrazione così come dalle opposizioni.
15 su 35
A 20 mesi dalle piogge del maggio 2023, le opere concluse sono 15 su 35. Ma «con il via dei lavori a inizio primavera, entro il 2025 prevediamo di terminare tutti gli interventi di nostra competenza – sostiene l’assessore a Lavori Pubblici e Patrimonio, Veronica Valmori -. Oggi, dei restanti nove, sette sono in fase di progettazione, due progettati e in fase di intervento».
Lo stallo di Sogesid
Le 11 opere di importo superiore ai 500 mila euro, come detto, non sono gestibili dal Comune di Lugo. Di queste, 10 sono sicuramente di Sogesid, alle quali «probabilmente» si aggiungerà la ricostruzione del ponte sul canale Buonacquisto da 1,5 milioni di euro. «Gli interventi di Sogesid sono in stallo – conferma l’assessore -. L’azienda dovrà presentare i relativi progetti esecutivi entro la primavera del 2025 e concludere i lavori entro il 2026. I medesimi vincoli temporali a cui siamo soggetti noi come Comune, pur non rientrando nel Pnrr». Comunque limitate le leve dell’amministrazione in questi casi, vista la previsione di competenza voluta dal commissario. «Siamo in contatto con Sogesid da settembre – continua -. Abbiamo espresso la necessità di dare massima priorità a via Leonelli e alle due casse di laminazione a Lugo Sud e Lugo Ovest». Ma non traspare preoccupazione. «Credo che rispetteranno le tempistiche. E non temo nemmeno che il cambio di commissario (ora Fabrizio Curcio, ndr) rischi di rallentare le procedure».
Salvaguardia idrogeologica
Dopo la sua presentazione nel corso del consiglio comunale del 19 dicembre, il bilancio di previsione del Comune tornerà nella seduta del 23 gennaio per discussione e votazione. Nel frattempo, come dovuto, l’amministrazione lo sta portando alla conoscenza delle consulte di decentramento, dove le polemiche si sono originate.
«Gli interventi che vengono fatti nei centri urbani nascono per la tutela idraulica e il contenimento delle piogge di pianura – precisa Valmori -. Sono lavori di semplice ripristino allo stato pre alluvione e possono poco rispetto all’avvento di grosse quantità di acqua dovute al collasso arginale di un fiume. Le uniche due opere che, invece, vanno nella direzione della salvaguardia idrogeologica sono le due casse di laminazione».
Qui Lugo Sud
Quanto a Lugo Sud, grazie a un accordo bonario con i possidenti e all’ok del demanio sulla sua congruità, è stata possibile l’acquisizione (per circa 73 mila euro all’ettaro) di un’area di sette ettari (oggi a tutti gli effetti di proprietà del Comune), preliminare alla realizzazione della vasca di laminazione. «Sogesid sta provvedendo al progetto, così da partire il prima possibile. Quando avremo un’idea più precisa sull’inizio dei lavori ragioneremo se liquidare l’affittuario».
Qui Golfera
Diversamente, su Lugo Ovest (Parco Golfera) «non c’è stata disponibilità a un simile accordo e dovremo espropriare. Ma per procedere attendiamo il propedeutico piano particellare di Sogesid. Noi contiamo di stare nei tempi – afferma Valmori – e ci auguriamo che tutta la procedura venga gestita in modo più rapido rispetto a un esproprio classico. Sinceramente non pensavo che saremmo arrivati a questo. Mi aspettavo una maggiore disponibilità, visto che il terreno era attenzionato a questo scopo da tempo».
E una terza in arrivo?
Seppur in fase embrionale, ci sono ragionamenti in corso anche per una vasca di laminazione a Lugo Est. «Stiamo valutando l’area più idonea per consentire la messa in sicurezza della zona, soprattutto nella parte intorno al PalaSabin. Da capire se prevederla a nord o a sud della via Piratello, dopodiché andremo in trattativa con la proprietà e avvieremo l’iter». Non è tutto. «Con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che si è detta disponibile a un contributo, è prevista un’altra progettazione per il tratto di scolo Arginello compreso nel territorio urbano».
Il quadro degli interventi Pnrr
Del resto «dal punto di vista degli interventi di Pnrr su Lugo non ci sono novità – conclude Valmori -. Oltre ai 500 mila euro di asfalti già terminati, diverse sono le opere tuttora in corso. La costruzione della materna La filastrocca, la pista ciclabile e il cantiere della Pungéla per Villa San Martino. Su quest’ultima in particolare, essendo il progetto originario antecedente l’alluvione, è in corso un dialogo con la Regione, per valutare se togliere i piloni e ricostruirla diversamente».
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