Azzerata la gara che aveva fatto subentrare alla guida del Caffè della Rocca la ditta imolese Mr. Bruce srl a quella di cui è titolare Lorenzo Sabbioni, storico gestore del locale. Il Tribunale amministrativo regionale si è pronunciato il 5 dicembre (pubblicata il 2 gennaio 2025) sul ricorso promosso da quest’ultimo dopo che la gara indetta da Area Blu aveva assegnato la gestione del chiosco a fianco della rocca alla ditta di Brusaferri, prevedendo inoltre «il risarcimento del danno in forma specifica attraverso l’accertamento del diritto del ricorrente all’assegnazione del bene di cui al ricorso, con rimborso delle spese sostenute per lo sgombero dei locali intimato dall’Ente Appaltante, nonché per il riconoscimento del diritto all’indennità, compresa quella di avviamento, per gli investimenti effettuati dal concessionario uscente» (non accolto).
Il ricorrente aveva indicato quattro motivi di nullità del procedimento. Il Tar ha respinto i primi tre (mancanza di impugnazione del provvedimento accettazione provvisoria, modalità di determinazione del punteggio assegnato al ricorrente, illegittimità del bando nella parte in cui non prevede indennizzo per il conduttore uscente) mentre ha ritenuto fondato quello formale della mancata verifica dell’assenza di condanne penali per i reati contro la pubblica amministrazione, terrorismo e riciclaggio e verifica del regolare pagamento delle imposte per gli amministratori dei soggetti partecipanti alla gara, che invece Area Blu aveva valutato non necessario per la particolare tipologia di contratto in questione e che quindi non aveva effettuato.
Ora si apre la strada del ricorso al Consiglio di Stato, ma rimane aperta la questione di come l’attuale concessionario debba agire e sullo sfondo il tema del possibile risarcimento per i danni subiti qualora l’appello non venisse accolto.
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