nei giorni di festa il lavoro delle forze dell’ordine sul territorio ha permesso di fermare un cittadino albanese, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e irregolare in Italia, trovato in possesso di diversi attrezzi e di un’accetta di cui non ha saputo giustificare il possesso.
Nella giornata di Santo Stefano, il personale del commissariato di polizia di Imola ha intercettato, grazie a un sistema di rintracciamento, una vettura la cui targa era già stata segnalata in altre città del nord, nei pressi di luoghi dove poco prima si erano verificati furti. La macchina, una Peugeot, è stata ritrovata dalla polizia nei pressi di un parcheggio, dove subito sono scattate le verifiche riguardanti le persone a bordo: due cittadini albanesi. Il primo risiede regolarmente a Mordano, mentre il secondo è risultato irregolare in Italia ed è stato denunciato per possesso di oggetti atti a offendere.
All’interno dell’auto, infatti, sono stati rinvenuti un’accetta lunga 62 cm, un cacciavite a croce, un coltello seghettato, una chiave inglese, due dischi metallici, un paio di guanti. Tutti attrezzi, sottolineano dal commissariato, spesso utilizzati per reati contro il patrimonio e di cui non ha saputo giustificare il possesso.
L’uomo è stato portato presso la questura di Bologna, dov’è stato messo a disposizione dell’Ufficio immigrazione per definire la sua posizione. Già in passato aveva avuto problemi con la giustizia italiana, tanto che nel 2016 era stato espulso dal territorio italiano e riaccompagnato in Albania. Rientrato in Italia nel 2022, non ha mai regolarizzato la sua posizione, e si è reso protagonista di altri atti contro il patrimonio privato.
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