Il Nuovo Diario Messaggero diventa… un presepe. In che modo? Per rispondere a questa domanda basta entrare nell’atrio della scuola dell’infanzia Sacra Famiglia di Bubano, dove quest’anno il tradizionale presepe è stato realizzato proprio utilizzando le pagine del nostro settimanale diocesano.
«Tutto è partito dalle copie de Il Nuovo Diario Messaggero e dalle diverse definizioni del termine quotidiano – spiega Ilaria Vecchiattini, insegnante presso la scuola dell’infanzia di Bubano, nonché coordinatrice della creazione del presepe -. Quotidiano non è solo il giornale. Se pensiamo a questa parola oggi non può che venire in mente l’attualità, invasa da cronache di guerre e atti terribili. Nella religione cattolica, però, sappiamo bene che la quotidianità, come ci dice Gesù spronandoci, è improntata alla ricerca del bello nell’esperienza cristiana e quindi, con questo presepe, volevamo diffondere un messaggio di speranza, in corrispondenza del Natale».
«Si tratta di un presepe innovativo – spiega Floredana Salis, anch’essa insegnante presso la scuola dell’infanzia di Bubano e coordinatrice del progetto insieme a Vecchiattini -. Prima di tutto nel materiale, ma anche per quel che riguarda la stessa composizione, che è stata rappresentata nei tre momenti salienti: l’Annunciazione alla Madonna, la notizia della nascita di Gesù data ai popoli e la raccomandazione di fuga in Egitto per salvare il piccolo Gesù da Erode. Un lavoro bellissimo, che ha sottolineato come l’unione fa la forza. Infatti, se da una parte le figure di dimensione più grande sono state realizzate da noi insegnanti in quanto più impegnative, tutto il resto del presepe (palme, animali, ecc…) è stato creato dalle famiglie della nostra scuola. I nostri alunni, insieme ai genitori, hanno svolto questo compito a casa con entusiasmo e ciò contribuisce a rafforzare il legame scuola-famiglia. L’emozione più bella è vedere i bambini che, entrando a scuola, sono felici di vedere le loro creazioni. Il feedback migliore che potessimo ricevere».
Piena soddisfazione è stata espressa anche da Carmen Falconi, coordinatrice didattica della scuola che sottolinea come «il rapporto scuola-famiglia sia fondamentale da coltivare, come base di una buona educazione; iniziative originali e creative come questa troveranno sempre spazio all’interno della mia scuola». Le fa eco anche don Antonio Commissari, parroco di Mordano e Bubano e legale rappresentante della materna parrocchiale. «È fondamentale sensibilizzare sulla tradizioni del presepe e del Vangelo, che stanno un po’ perdendosi, e che vanno riscoperte. Questa iniziativa, oltre che per la sua originalità, è stata particolarmente importante perché ha creato comunione e comunità, intorno all’elemento del presepe, anch’esso una modalità di annuncio del Vangelo».
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