9, Luglio, 2025

Aria di Natale a Casola Valsenio, torna il presepe di Prugno

Si tratta di un'opera curata nei più minimi dettagli tanto da dar l’idea al visitatore di trovarsi realmente all’epoca in cui è ambientato il villaggio. Il presepe è sempre aperto al pubblico e visitabile

Anche quest’anno torna a rivivere il presepe di Prugno. Questa installazione permanente fatta di mattoni, pietre, cemento, ferro e legno sorge a fianco della chiesa lungo la Provinciale che sale al passo del Corso. 

Di cosa si tratta

Si tratta di un suggestivo presepe in muratura a struttura stabile. Il nucleo originale risale al 1990, quando Don Marcello Zini, parroco di Prugno iniziò l’opera che venne poi costantemente ampliata fino al 2004, anno della scomparsa del sacerdote. Don Marcello era un vero e proprio artista che con l’aiuto di alcuni giovani realizzò scale, cancelli, piatti, bicchieri, torte e tutti gli oggetti, rigorosamente miniaturizzati, che si vedono attraverso porte e finestre. Da 20 anni un gruppo di volontari se ne è assunto la responsabilità e continua ad arricchire e rinnovare l’opera con personaggi e oggetti dettagliati nei minimi particolari per regalarla alla collettività. Il presepe è curato nei più minimi dettagli, tanto da dar l’idea al visitatore di trovarsi realmente all’epoca in cui è ambientato il villaggio, e ispirando anche un gran senso di pace. Dotato anche di parti meccaniche perfettamente funzionanti come fontanelle e luci, è sempre aperto al pubblico e visitabile.

Come raggiungerlo

Lasciata  l’auto  nel  parcheggio  antistante  la  parrocchia, dedicata all’Assunzione di Maria Vergine, bisogna le indicazioni per il percorso numero 6. Dopo poche centinaia di metri, si arriva ai resti della chiesa di sopra, da cui si gode di una bella vista sulla vallata sottostante. Lasciata la strada asfaltata, il sentiero sale costante e continuo fino al monte Fortino, dove i percorsi 6 e 4 si separano. Dopo circa tre chilometri, si arriva in prossimità di un casolare di campagna, il Capanno, e di un bivio. Scegliendo la sinistra si sale fino al passo e al monte Battagliola, per poi fare ritorno in paese scendendo dalla Vidovina. Scegliendo la destra, si abbandona il sentiero sterrato e ci si ricongiunge prima con via Ritonda, poi con la Strada della Lavanda, a pochi passi dalla deviazione per il Prugno. Dove, dopo aver superato un bracchetto, ci si troverà davanti al presepe realizzato da Don Marcello Zini. 


© Riproduzione riservata

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