Angela si trova bloccata nel traffico, diretta verso una cena di lavoro, quando un’onda anomala trascina via lei e la sua quotidianità. Trasportata in un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dovrà confrontarsi con una situazione fuori dal suo controllo e mettere in discussione la comfort zone nella quale si era adagiata, abbandonando i suoi sogni di bambina. È così che prende avvio lo spettacolo Il calamaro gigante, diretto da Carlo Sciaccaluga, in scena al teatro Ebe Stignani dal 4 all’8 dicembre. Protagonisti Angela Finocchiaro, nei panni di Angela e Bruno Stori in quelli di Montfort, scienziato del Settecento che vivrà insieme ad Angela un’avventura in nome dell’irrazionale e della ricerca dell’impossibile.
Lo spettacolo trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Fabio Genovesi. «Il romanzo si basa su due filoni – spiega Bruno Stori nell’intervista che trovate nel nostro settimanale di giovedì 28 novembre -. Il primo è autobiografico e si riferisce a episodi di vita quotidiana dell’autore. Parallelamente si susseguono i racconti di persone che hanno dedicato la vita alle proprie passioni e alle proprie ricerche nonostante ostacoli e difficoltà. Genovesi non aveva mai scritto per il teatro, e la scrittura letteraria è piuttosto diversa da quella che si deve adattare al respiro dell’attore. Quindi con Fabio e Angela abbiamo reso il testo una drammaturgia. In realtà è tuttora in fieri perché continuiamo ancora ad apportare piccoli cambiamenti e adattamenti.
Lo spettacolo sarà in scena dal 4 all’8 dicembre Teatro Ebe Stignani Imola con sei repliche. I biglietti per i singoli spettacoli in abbonamento e per tutte le recite sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Ebe Stignani, in via Verdi. Per le info sui biglietti consultare il sito del teatro.
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