Forse, se si ha della droga nascosta in un capannone, è meglio non farsi foto “celebrative” da conservare nella galleria dello smartphone. A finire nei guai sono stati un 27enne originario del Brasile ma residente da molti anni a Imola, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, e un ragazzo classe 2002 residente a Castel Guelfo, denunciato per lo stesso motivo.
Andiamo con ordine. I fatti risalgono a una settimana fa, venerdì 8 novembre, quando il 27enne, già finito sotto la lente d’ingrandimento del commissariato di via Mazzini nell’ambito dei controlli sulla piazza di spaccio imolese, è stato fermato insieme ad altri ragazzi (anche uno di loro, imolese classe 2000, è stato denunciato).
Durante il controllo, i poliziotti hanno trovato un panetto di hashish da circa un etto nell’autovettura e alcuni grammi di marijuana. Subito è scattata anche la perquisizione domiciliare, durante la quale sono stati rinvenuti, tra la camera da letto e il garage, circa 300 grammi di hashish, alcune dosi di cocaina e un etto di marijuana, oltre a un bilancino di precisione, un cellulare e il materiale necessario per il confezionamento.
Ma non era tutto. Gli investigatori hanno scoperto, tra le foto conservate nella gallery del telefono, alcuni scatti risalenti a circa un mese prima che ritraevano il 27enne e un altro ragazzo (il classe 2002 di Castel Guelfo poi denunciato) mentre “posavano” con un quantitativo di stupefacenti ben superiore a quello fino ad allora scoperto.
«Analizzando la geolocalizzazione delle fotografie – spiegano dal commissariato di via Mazzini -, siamo risaliti a un capannone sito a Casola Canina». Anche in questo caso è scattata la perquisizione: in un borsone gli agenti hanno trovato 700 grammi di marijuana, due kg di hashish e altri 3,5 kg di stupefacente nascosti in confezioni che, a prima vista, sembravano lattine. Tutto il materiale è stato sequestrato.
Per il 27enne sono scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, arresto convalidato nei giorni scorsi. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del processo.
L’altro ragazzo ritratto nelle foto, identificato in un classe 2002 incensurato residente a Castel Guelfo, è stato denunciato.
© Riproduzione riservata