La vita in quella palazzina di Imola era diventata praticamente impossibile. Danneggiamenti, insulti, «atti persecutori» per usare le parole del commissariato nel dare notizia dell’arresto di un pensionato classe 1948 al termine di una lunga serie di screzi con i vicini. I problemi erano iniziati un anno fa, nel novembre del 2023, quando una signora, residente nel condominio, ha denunciato alla polizia di aver ricevuto due schiaffi dall’uomo (con prognosi di tre giorni), oltre a insulti e minacce.
Le cause scatenanti sarebbero state questioni condominiali, tanto da esasperare la situazione e portare a un divieto di avvicinamento nei confronti dell’anziano. Una misura che non sarebbe bastata a farlo desistere, fino a fare scattare una condanna a un anno con pena sospesa.
Nelle settimane scorse le cose non sarebbero migliorate: mail con insulti alle vicine di casa, “passaggi” in cortile con martelli e tubi in mano e appostamenti alle finestre avevano spinto alcune delle persone residenti nel condominio a una crescente preoccupazione, tanto da non fidarsi ad andare in cantina sole o a dormire a casa di conoscenti.
All’inizio di questo mese le cose sono precipitate. La polizia ha raccolto la denuncia di una vicina di casa che, nella notte tra il 7 e l’8 novembre, segnalava il danneggiamento dell’auto con un punteruolo e la rottura dei vetri.
Venerdì scorso l’intervento degli agenti che hanno messo in atto l’arresto con l’accusa di atti persecutori, arresto convalidato dal giudice per le indagini preliminari nella giornata di oggi (12 novembre). L’anziano classe 1948 è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Imola e al divieto di avvicinamento alle persone offese.
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