9, Luglio, 2025

«Sempre disponibile per aiutare i compagni in difficoltà». A Sofia Mondini il Premio Bontà

Il premio le è stato attribuito dalla Fondazione per l’Infanzia Santa Maria Goretti di Imola

È risultata quest’anno meritevole del premio della Bontà assegnato dalla Fondazione per l’Infanzia Santa Maria Goretti di Imola Sofia Mondini, che ha terminato a giugno il suo percorso nella sezione C della scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli di Mordano.
Sofia, accompagnata dai genitori e dalla sorella, ha ricevuto dal dottor Alberto Romiti, presidente della Fondazione, un assegno di 1.000 euro che le potranno essere utili nel proseguimento dei suoi studi.
L’iniziativa si è svolta oggi pomeriggio, giovedì 26 settembre, alla presenza del vescovo monsignor Giovanni Mosciatti, dei consiglieri della Fondazione Santa Maria Goretti Anna Maria Marani, Antonio Mattace Raso, Vittorio Romiti, del segretario Marco Baldrati, oltre a docenti della scuola e rappresentanti dei patronati, scuole, oratori, doposcuola e associazioni che si occupano di bambini e ragazzi bisognosi di aiuto e sostegno, ai quali pure l’ente, perseguendo le sue finalità di solidarietà sociale, offre elargizioni annuali.
Sofia è stata indicata senza la minima esitazione da tutti i suoi insegnanti come meritevole del premio per gli ottimi risultati scolastici e per il suo modo di essere: «Questa ragazza è la dimostrazione di come si possa star bene se stanno bene le persone che abbiamo attorno – ha commentato la sua insegnante di lettere, Annalisa Di Sabatino – . Grazie anche alla sua famiglia che l’ha fatta crescere in un ambiente in cui si respira aria di gentilezza e rispetto, si è sempre dimostrata disponibile ad aiutare i compagni, generosa, solidale, pronta ad ascoltare chi si trovasse in difficoltà, rispettosa nei confronti degli insegnanti, di se stessa e di chi le sta vicino, con grande considerazione dell’altro, ancorata a valori importanti».
Dal canto suo Sofia ha ringraziato i suoi professori per la stima nei suoi confronti:
«Non mi aspettavo questo premio e sono molto felice. I tre anni trascorsi alle medie sono stati sereni, è stato ottimo il rapporto con gli insegnanti e con i miei compagni.  Mi piace dialogare, ascoltare gli altri, aiutare se mi è possibile». Il suo sogno per il futuro è l’insegnamento in una scuola materna o elementare.
«Si può essere felici anche all’interno delle difficoltà della vita –  ha aggiunto il vescovo – e ringrazio la Fondazione per le iniziative importanti che mettono in campo per aiutare i giovani ad intraprendere il loro cammino nella vita».

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