La Chiesa e i migranti hanno molto in comune, anche più di quanto si possa pensare. Lo sottolinea papa Francesco nel tradizionale messaggio in occasione della 110ª giornata mondiale del migrante e del rifugiato, prevista per domenica 29 settembre. Nel suo discorso, il pontefice invita a pregare per tutte le persone che «hanno dovuto lasciare la propria patria in cerca di condizioni di vita dignitose».
Questo fine settimana, quindi, la Diocesi di Imola si raccoglierà nuovamente nella frazione lughese di San Bernardino, dove per il secondo anno il vescovo di Imola monsignor Giovanni Mosciatti si recherà per celebrare messa (alle 18.30).
Don Maurizio Ardini, vicario della Bassa Pianura e parroco a San Bernardino, nonché direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento: «Non è un invito rivolto solo agli immigrati provenienti dall’estero, ma per marittimi, aeroportuali, fieranti, circensi, zingari e per i nostri emigrati all’estero, sempre desiderosi di partecipare a messe in lingua italiana. Una piccola sfida per il nostro mondo, che ha bisogno di trovare un po’ più di condivisione e di serenità».
Dopo la celebrazione, alle 19.30, sarà imbandita una tavola ricca di cibi tipici di diverse nazioni.
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