Al termine di una complessa indagine, la guardia di finanza di Imola avrebbe scoperto un istruttore di equitazione totalmente sconosciuto al fisco, operante principalmente nel territorio del circondario imolese (non sono state rese note dalla guardia di finanza ulteriori indicazioni sulla sua identità, ndr).
L’operazione è scaturita da un’attività di controllo svolto dai militari della Compagnia di Imola che «si è concretizzata in una verifica fiscale che ha ricostruito un volume d’affari di circa 1 milione di euro» affermano le Fiamme Gialle.
Le indagini sono state svolte con l’ausilio delle banche dati in uso al corpo e con l’incrocio dei dati estrapolati dal portale della Federazione italiana sport equestri (Fise). «In particolare – entrano nei dettagli le Fiamme Gialle -, l’istruttore avrebbe impartito lezioni di equitazione ai propri clienti, offrendo loro altresì la possibilità di partecipare a competizioni ippiche, ricevendo compensi sia mediante bonifici bancari che in contanti». Ulteriori introiti deriverebbero «dall’attività di intermediazione nella vendita di cavalli svolta, in alcuni casi, acquistando equini all’estero e rivendendoli in Italia; in altri, invece, intrattenendo relazioni con società sempre situate all’estero che, a loro volta, avrebbero svolto il ruolo di intermediario per la vendita a clienti italiani».
In una circostanza, la vendita sarebbe avvenuta a fronte di una somma in contanti superiore alle soglie previste dalla normativa antiriciclaggio, che vieta il trasferimento di denaro contante sopra una determinata soglia.
Dell’attività è stata notiziata la Procura della Repubblica di Bologna, alla quale è stato denunciato il soggetto per violazioni al D.Lgs. n. 74/2000 (ovvero “disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto”).
© Riproduzione riservata