La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola viene presentata dalla nuova presidente, Silvia Poli, come una realtà che avrà particolarmente a cuore i giovani. Infatti, uno dei principali obbiettivi del nuovo consiglio di amministrazione sarà quello di dare vita ad iniziative che possano coinvolgere maggiormente le nuove generazioni. Ovvero coloro che spesso tendono a spostarsi da Imola in quanto non si sentono a pieno coinvolti nelle attività organizzate, quello quindi che la Fondazione vuole ottenere sono iniziative che rendano partecipi i giovani in ambito culturale. «La Fondazione negli anni precedenti ha organizzato diverse attività per giovani che però erano legate solamente all’ambito scolastico, una volta finita l’esperienza coloro che avevano partecipato perdevano immediatamente interesse» sostiene Poli, facendo capire che i membri del nuovo consiglio desiderano ampliare i perimetri delle attività organizzate dalla Fondazione per far in modo che i ragazzi e le ragazze si sentano più coinvolti.
Senza dimenticare i bisogni e le richieste che arrivano da parte della comunità: «Il nuovo consiglio prevede di farlo grazie al gruppo eterogeneo di persone da cui è formato, il cui lavoro è interpretare i bisogni e dare risposte. I membri del consiglio sono caratterizzati da trasparenza, condivisione, responsabilità, competenze trasversali e soprattutto disponibilità all’ascolto». Del cda, eletto a marzo 2024, fanno parte Claudia Gasperini (direttrice della Casa d’accoglienza Guglielmi di Montecatone), Gian Maria Ghetti (dirigente scolastico dell’istituto Scarabelli Ghini), Carlo Alberto Gollini (presidente della cooperativa sociale Giovani Rilegatori e presidente LegaCoop Imola), Domenico Olivieri (ex presidente Sacmi ed ex presidente Area Blu), Alessandro Pavanello (avvocato) e Ivana Topi (imprenditrice, già nel precedente cda).
«In particolare – aggiunge Poli – si vuole mantenere il lavoro e le collaborazioni con le istituzioni coinvolte in precedenza e continuare a proporre idee che abbiano impatti sempre maggiori, sia sui giovani che sugli adulti», in continuità con ciò che è stato fatto dai mandati precedenti. Per quanto riguarda le consulte e i gruppi di lavoro, la Fondazione prevede una loro continuazione: «A settembre si andranno a rivedere le consulte, forse cambieranno dai consigli precedenti».
Sofia Santandrea
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