9, Luglio, 2025

Quadruplicamento della ferrovia tra Bologna e Castel Bolognese, già raccolte 600 firme per la sospensione dell’iter

Nel numero in edicola da giovedì 6 giugno l'approfondimento dedicato al tema!

Fa discutere, e non esclusivamente a livello politico, il progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria fra Bologna e Castel Bolognese, già completamente finanziato per 3 miliardi e 650 milioni di euro, con cantieri al via nel 2026 (trovate l’articolo con il progetto nel numero de Il Nuovo Diario Messaggero del 30 maggio).
E mentre si attende l’ultimo incontro pubblico online di presentazione del progetto, in programma mercoledì 5 giugno alle 17, «a Chiusura e a San Prospero, fra venerdì 31 maggio e lunedì 3 giugno, è cominciata una raccolta di firme per chiedere di sospendere l’iter di approvazione dell’opera – annunciano Alessandra Cecchetelli, Armando Martignani e Giuseppe Franceschelli, promotori e garanti della raccolta firme –, al fine di riesaminare i progetti di realizzazione, favorendo quello in affiancamento alla linea esistente piuttosto che le altre tre opzioni prospettate in adiacenza all’autostrada, per le gravi ripercussioni che quelle ipotesi producono sulle abitazioni, sulle attività, sull’agricoltura e sul contesto sociale delle frazioni interessate. E, ad oggi (4 giugno, ndr), sono state raccolte circa 600 firme».


Nel numero del nostro settimanale in edicola da giovedì 6 giugno trovate un approfondimento legato al progetto e alla raccolta firme


Rfi-Rete ferroviaria italiana ha già scartato l’ipotesi di un tracciato destinato all’alta velocità in affiancamento alla linea storica, a fronte della difficoltà nella regolazione dei flussi di traffico e dell’attraversamento di numerosi centri abitati, che comporterebbe espropri, demolizioni e allestimento di cantieri in aree residenziali.
Nonostante questo, «ci sentiamo di definirle la raccolta firme anche come un’opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza – rimarcano i promotori –, perché sono molte le persone, e prime fra tutti i residenti, a non sapere neanche dell’esistenza di questo progetto, o a non conoscerne i particolari, o a non avere la possibilità di partecipare in maniera attiva al dibattito pubblico online. Pertanto, la nostra intenzione è quella di andare avanti fino a quando sarà possibile alla luce dei termini stabiliti dalla procedura».
Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo completo nel numero del nostro settimanale disponibile in edicola e in edizione digitale arricchita!
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Numero 28 – 6 giugno 2024 – Tutte le pagine


© Riproduzione riservata

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