A Faenza Sebastiano Caridi è un’istituzione. La sua pasticceria è una delle più rinomate della città. E presto potrebbe sbarcare anche a Imola, nei locali dell’ex bar Bacchilega. Uno dei luoghi simbolo della città al centro del bando che scadeva oggi, 29 aprile.
All’apertura delle buste quella di Caridi – o meglio della Ges srl, con sede a Faenza in corso Saffi (di cui Caridi è uno dei soci) – è l’unica offerta arrivata ad Area Blu, che ha steso il bando per conto del Comune di Imola (proprietario dell’immobile). Ed è stata dichiarata ammissibile. Ora tutto passa alla valutazione dell’offerta tecnica ed economica, che verrà effettuata dalla commissione individuata da Area Blu nella giornata di oggi. Caridi e soci gestiscono anche un locale a Bologna, Imola sarebbe a metà tra i due e sarebbe il loro terzo locale.
Il bando in realtà è un bando-bis, dopo il buco nell’acqua con cui si era risolto il primo. Allora l’unica offerta della Bologna Pane e Dolci si era infranta sullo scoglio della soglia di sbarramento. Un punteggio minimo cui dovrà confrontarsi anche l’offerta di Caridi, dato che è previsto anche dal nuovo bando.
Ci sono inoltre una significativa serie di differenze. In poche parole, l’aspetto economico della gara si basa su tre pilastri: la cifra che l’aggiudicatario intende investire per la ristrutturazione dei locali (al rialzo, rispetto alla base di 620 mila euro), il canone di affitto dal decimo anno in poi (per i primi nove anni il concessionario è esonerato, dal decimo in poi la base al rialzo a 31.200 euro) e di quanta parte del contributo messo a disposizione da Area Blu si deciderà di sfruttare (al ribasso, base 120 mila euro).
Caridi sarebbe l’unico che ha visitato i locali (visita obbligatoria) e si sarebbe interessato all’ex Bacchilega anche per il primo bando, salvo poi non presentare un’offerta nel settembre 2023.
Cifre non alla portata di tutti. «Prima dell’apertura dell’attività – si legge ancora nel bando -, dovranno essere stati fatti lavori di miglioria, adeguamento e ristrutturazione per un valore di almeno il 70% dell’importo totale». Rapportato alla base d’asta, la cifra corrisponde a 434 mila euro. Area Blu metterà a disposizione del nuovo gestore un progetto corredato di titolo edilizio (Scia) e relative autorizzazioni della Sovrintendenza. E infatti uno dei requisiti per essere ammessi era un fatturato globale pari o superiore a 2 milioni e 500 mila euro (Iva esclusa) nel biennio 2021-22, oltre allo svolgimento dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per almeno tre anni continuativi negli ultimi 5 anni.
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