ammettiamolo, chi non ha mai sentito parlare de Lo Hobbit e della trilogia de Il Signore degli Anelli, usciti dalla penna di John Ronald Reuel Tolkien? Opere che, sino all’11 febbraio prossimo, prendono vita all’interno della Galleria nazionale di Arte moderna di Roma, in una grande esposizione dedicata all’autore britannico. E forse non tutti sanno che uno dei curatori della mostra e del relativo catalogo è l’imolese Davide Martini, direttore dell’Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero della nostra Diocesi, che, da oltre 20 anni, lavora immerso nell’arte fantasy ispirata all’universo tolkeniano.
Lo abbiamo intervistato in occasione dell’apertura della mostra. Trovate l’intervista nel numero de Il Nuovo Diario Messaggero del 23 novembre. Qui una breve anticipazione!
«Ho impostato la storia cominciando dalle origini , con le illustrazioni realizzate dallo stesso Tolkien, arrivando fino alla saga cinematografica di Peter Jackson – spiega Martini -. Per la realizzazione del catalogo ho raccolto opere provenienti in parte dall’Inghilterra, contando sulla collaborazione con l’artista Linda Garland, e dalla Svizzera, attingendo alla grande collezione dedicata alla Terra di Mezzo del Greisinger Museum del quale, dal 2006, sono il direttore artistico.
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