Passo in avanti verso la realizzazione di un polo formativo e dell’innovazione nell’ex zoo acquario di Imola. Nei giorni scorsi, infatti, il Comune ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di risanamento conservativo e superamento delle barriere architettoniche della struttura di via Aspromonte. Inoltre la stazione appaltante del Nuovo circondario imolese ha avviato le procedure per selezionare l’impresa chiamata a realizzare i lavori (scadenza fissata al 14 novembre) che dovrebbero terminare entro la fine del 2024.
«L’intervento presenta un quadro economico complessivo di 950 mila euro più iva, finanziato per 600 mila euro dal Comune, che è proprietario dell’immobile, e 350 mila euro dalla Fondazione Fitstic, che ha ottenuto specifici fondi Pnrr» spiegano dal Comune di Imola. La struttura ospiterà la formazione sviluppata dalla Fondazione Fitstic con gli istituti tecnici, nell’area tecnologie dell’informazione e della comunicazione e anche sulla Cybersecurity.
Il polo porterà il nome di uno degli innovatori dell’industria italiana, ovvero Adriano Olivetti. Come rivela Michele Zanelli, assessore delegato, «la commissione comunale per la toponomastica ha espresso parere favorevole all’unanimità per accogliere la proposta dell’Associazione Olivettiana e intitolarlo a Olivetti». Non mancherà una targa per ricordare Alberto Tassinari, appassionato biologo marino, che è stato l’anima dello zoo acquario.
Cosa prevede il progetto
L’edificio ospiterà uffici e laboratori per lo svolgimento di attività formative, per promuove il lavoro dei giovani, lo sviluppo e l’innovazione del territorio. Per questo motivo, viene completamente rivista la distribuzione interna dei locali: il piano rialzato verrà suddiviso in tre locali (un’aula da 25 posti di circa 40 mq e due aule di informatica), il piano seminterrato sarà invece adibito suddiviso in due uffici per la gestione dei corsi (segreteria, amministrazione, ecc…) e in una sala polivalente con 40-60 posti di circa 100 mq.
Verranno inoltre riviste murature e infissi per aumentare l’efficienza energetica globale. Saranno abbattute le barriere architettoniche con la realizzazione di una nuova piattaforma elevatrice elettrica, che consentirà il collegamento dall’esterno ad entrambi i piani, seminterrato e rialzato. Oltre agli interventi architettonici si interverrà sulle strutture e sugli impianti attraverso il rifacimento completo degli impianti meccanici ed elettrici.
© Riproduzione riservata