L’ Oasi Santa Teresa di Imola ha festeggiato il suo settantesimo anniversario. Dal 1953 a oggi in viale Cappuccini ha accolto migliaia di bambini e ragazzi con i suoi servizi: il nido, la scuola dell’infanzia, il doposcuola e i centri estivi a cui partecipano anche gli studenti di elementari e medie. Per celebrare questo importante compleanno, le Piccole Suore di Santa Teresa del Bambin Gesù, che gestiscono la struttura, sabato 1 luglio hanno organizzato una serata di festa con una cena, seguita da varie testimonianze e musica dal vivo, mentre il giorno seguente, nella pineta dell’oasi, si è proseguito con una santa messa di ringraziamento.
Come riportato nel volume L’albero e i frutti, curato da Andrea Ferri ed edito da Il Nuovo Diario Messaggero, la storia dell’Oasi Santa Teresa inizia poco dopo la Seconda guerra mondiale, quando «madre Maria Zanelli e don Giuseppe Mazzanti, dopo i lunghi mesi trascorsi nella cantina-rifugio, sognano aria libera, spazi aperti per la gioventù, nuovi servizi per le famiglie […] di Imola».
Le Piccole Suore di Santa Teresa, oggi, non offrono solo attività ricreative, ma danno anche asilo ai profughi ucraini. «Dall’inizio del conflitto abbiamo accolto all’interno della nostra casa cinque famiglie ucraine – sottolinea suor Vincenza, coordinatrice dell’Oasi-, i cui bambini hanno frequentato vari istituti scolastici pubblici. Ancora oggi li stiamo ospitando.
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