le biciclette tornano protagoniste in autodromo. L’8 luglio l’Enzo e Dino Ferrari ospiterà la terza edizione del Suzuki Bike Day, la giornata dedicata alla mobilità condivisa e sostenibile. La manifestazione avrà un duplice scopo benefico: dalle iscrizioni sarà raccolta una cifra che verrà poi devoluta al Dynamo camp, Suzuki verserà la stessa cifra per aiutare le persone colpite dall’alluvione. Il circuito imolese sarà luogo della partenza e sede del village Suzuki Bike Day, il luogo perfetto per abbinare il mondo dei motori con il ciclismo.
Da qui si salirà in sella per il percorso allestito per l’occasione: un circuito ad anello di 41,3 Km che potrà essere ampliato con un ulteriore anello di 23,3 Km nel caso in cui si finisca il primo giro nel tempo prestabilito. Si potrà pedalare sull’asfalto dell’autodromo e sul percorso della prova mondiale del ’68. Le salite dei Tre Monti, la Gallisterna e la salita del Mazzolano porteranno un dislivello totale di 710 metri con pendenze massime del 16%. Saranno presenti tre punti di ristoro, uno in autodromo, uno sul Mazzolano e uno alla cima del Gallisterna.
L’iscrizione al 3° Suzuki Bike Day si effettua attraverso il portale ENDU (https://www.endu.net/it/events/suzukibikeday/) oppure ci si potrà iscrivere anche il giorno stesso dell’evento all’autodromo.
«Attraverso il Bike Day permettiamo a tutti di vivere la passione per la bicicletta in maniera speciale e in totale sicurezza. Suzuki è di casa dove ci sono emozioni, passioni, sport e vita vera, meglio se nel massimo rispetto della natura-. Ha commentato Massimo Nalli, presidente di Suzuki Italia, che si è espresso anche riguardo alle alluvioni – Quanto accaduto di recente in Emilia-Romagna ci ricorda l’impegno necessario per preservare il pianeta per le generazioni future».
«Da sempre il nostro autodromo è legato a filo doppio al mondo della bicicletta, col mondiale del 1968 vinto da Vittorio Adorni e col trionfo di Julian Alaphilippe nel 2020, quando, in piena pandemia, venne organizzato un appuntamento iridato in pochissimo tempo – aggiunge Pietro Benvenuti, direttore dell’autodromo di Imola -. L’autodromo si colloca in un territorio bellissimo per chi chi ama scoprire i luoghi in sella ad una bici, favorendo quell’approccio alla mobilità sostenibile che è uno dei cardini della nostra attività presente e futura».