C’è anche Imola fra i dieci comuni della Città metropolitana che saranno oggetto del monitoraggio degli obiettivi e dell’efficacia/efficienza delle azioni e degli interventi individuati nel Pums-Piano urbano della mobilità sostenibile di palazzo Malvezzi.
Imola, Anzola dell’Emilia, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Granarolo dell’Emilia, Imola, Pianoro, San Giorgio di Piano, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale e Sant’Agata Bolognese collaboreranno, in particolare, per l’installazione di dispositivi per il rilevamento dei flussi ciclabili sulla rete metropolitana.
«Le strategie e le azioni previste dal Pums sono classificabili in due categorie: extra comunali e comunali – spiega palazzo Malvezzi –. Nella prima classificazione rientrano tutte le strategie, azioni e opere che esulano dall’esclusiva competenza e responsabilità di un singolo comune. Nella seconda classificazione rientrano le strategie, opere e azioni di diretta competenza e responsabilità delle amministrazioni comunali del territorio metropolitano. Per questa seconda categoria è evidente come in maniera diretta i comuni che costituiscono la Città metropolitana di Bologna, concorrano attivamente al raggiungimento degli obiettivi del Pums».
Ecco perché «attraverso il monitoraggio verranno raccolti e valutati i singoli contributi, in termini di attuazione e realizzazione delle strategie, opere e azioni previste dal Pums dei Comuni. La raccolta dei dati e delle informazioni costituirà quindi non solo la base per il calcolo degli indicatori di monitoraggio, ma sarà la base per il riconoscimento dei Comuni più virtuosi dal punto di vista della sostenibilità».
E «il riconoscimento da parte della Città metropolitana di Bologna dell’apporto virtuoso da parte di un Comune avverrà tramite l’inserimento del comune all’interno della lista dei “Comuni virtuosi per il Pums” – continua –. I comuni appartenenti a questa lista avranno un accesso privilegiato a potenziamento del servizio di trasporto pubblico metropolitano nel proprio territorio, finanziamenti per la realizzazione delle piste ciclabili previste dal Biciplan metropolitano, finanziamenti per la realizzazione dei centri di mobilità (se previsti nel Comune), e altri interventi per la qualità e la sostenibilità previsti dal piano».
La spesa per il monitoraggio, per i dieci anni previsti, è di 560.000 euro. La prima fase proseguirà fino al 27 luglio dell’anno prossimo, mentre la possibilità di proseguire il servizio fino al 31 luglio del 2027 è subordinata al reperimento di ulteriori finanziamenti.
Luca Balduzzi
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