Due nuovi vini in memoria di Sergio Navacchia, per racchiudere nei sapori e negli aromi un omaggio al co-fondatore (insieme alla moglie) della cantina Tre Monti, scomparso il 7 aprile dello scorso anno.
«Li presenteremo in occasione del Vinitaly – racconta il figlio David Navacchia, che oggi conduce l’azienda agricola insieme al fratello Vittorio e al figlio Francesco – e si chiameranno entrambi “Classe ’33”, il suo anno di nascita».
Durante il salone internazionale, quest’anno in scena a Verona dal 2 al 5 aprile, sarà quindi esaudito il desiderio del padre: due vini dedicati – un sangiovese e uno chardonnay, entrambi in purezza -, così come quelli per la moglie Thea, venuta a mancare oltre 30 anni fa. Non mancheranno inoltre le nuove annate di quei vini che la cantina produce già da tempo.
Differente sarà invece la prospettiva, l’atteggiamento verso le fiere future: «molto più disincantato», ammette Navacchia. «Il Covid ci ha insegnato a non guardare più il Vinitaly come la cartina tornasole dell’annata commerciale», continua. Considerazioni figlie anche di un’ultima annata ottima per Tre Monti, che dopo le difficoltà della pandemia guarda con realismo ai prossimi mesi.
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