«Tutte le volte che vengo a Imola per allenarmi, pur dovendo affrontare un’ora di macchina, sono contenta. Per me l’Usil è come una seconda famiglia». Parole molto significative per la società con sede in via Kolbe, soprattutto se a pronunciarle è Melissa Benedini, che lo scorso 12 marzo è salita sul gradino più alto del podio ai campionati europei di grappling, svoltisi a Bucarest, nella categoria 58 kg seniors, dopo aver avuto la meglio sulla francese Lina Grosset. Per i non addetti ai lavori, «il grappling è uno sport di contatto, basato su lanci, sgambetti, combattimenti a terra e prese di sottomissione. È uno sport che insegna ad avere tanta disciplina e determinazione».
Dagli States al Brasile fino a Imola
Benedini, classe 1993 e residente a Rimini, è tesserata da ormai tre anni all’Usil, dove negli allenamenti è seguita da Simone Baldi, a volte affiancato dall’oro olimpico Andrea Minguzzi, istruttore di lotta. «Ho cominciato a praticare grappling a 21 anni – racconta la riminese -. Ma in realtà la passione per il combattimento è nata qualche anno prima, mentre ero ad Albany, in Oregon, per un interscambio culturale». Lì, tra le attività sportive proposte dalla scuola, «sono rimasta colpita dal wrestling, pur essendo uno sport prettamente maschile». La passione per il grappling ha portato Benedini a viaggiare molto: «Ho avuto la possibilità di allenarmi in Brasile e a Barcellona, sotto la guida attenta di professionisti». Poi l’arrivo, circa tre anni fa, a Imola, dove «mi sento come a casa. Se non mi trovassi così bene, non avrei scelto l’Usil come punto di riferimento in Italia».