nulla si crea, nulla si distrugge non è solo la celebre affermazione del chimico francese Antoine-Laurent de Lavoisier sulla legge della conservazione della massa, ma è anche il titolo dell’opera dell’artista e ceramista imolese Maurizio Cervellati. Un’opera che, per tutto il mese di marzo, sarà esposta nientepopodimeno che al Moma, il celeberrimo museo di arte moderna di New York.
L’ispirazione di Nulla si crea, nulla si distrugge è nata un po’ per caso: «Tra gli elementi che compongono l’opera c’è un manifesto – spiega l’artista -. Un giorno, camminando per strada, ho notato che si stava scollando dal cartellone, quindi ho pensato di prenderlo. Da qui il “Nulla si crea”. La sua vita sarebbe infatti terminata se non fosse arrivato sulla tela, in questo modo è invece rinato. E così il “Nulla si distrugge”». Protagonista dell’opera, quindi, il manifesto, incastonato tra smalti coloratissimi e pennellate corpose, quasi in rilievo. Si chiama astrattismo materico lo stile delle opere di Cervellati, e l’ispirazione è il ricordo di artisti come Pollock, Burri e Fontana.
“Nulla si crea, nulla si distrugge” da Imola al Moma di New York

È l'opera dell'artista imolese Maurizio Cervellati, che sarà esposta per tutto il mese di marzo. Cervellati: «L'idea nasce da un manifesto che si stava scollando, al quale ho voluto dare nuova vita»