A poche settimane dal compimento dei suoi 102 anni ci ha lasciati Gilberto Malvestuto, ex sottotenente e unico membro ancora in vita della Brigata Maiella.
Malvestuto, nato a Sulmona nel 1921, venne chiamato alle armi a 21 anni. A Bologna aveva seguito il corso per allievi ufficiali e il 5 settembre ’43 era stato nominato sottotenente. Con la sua brigata combatté eroicamente dal dicembre ’43 e fino all’aprile ’45 in Abruzzo, Marche, Veneto e Romagna, fu il simbolo della liberazione di Castel San Pietro e fu tra i primi a entrare nella Bologna liberata.
Grande punto di riferimento per storici, scrittori e intellettuali di tutto il Paese, da qualche anno a questa parte Malvestuto viveva in una casa di riposo. In occasione del centesimo compleanno dell’ex sottotenente, nel 2021, il sindaco castellano Fausto Tinti si collegò in videochiamata con lui per porgerli gli auguri della città. Nonostante l’età avanzata, Malvestuto era solito raccontare la guerra come l’aveva vissuta lui, per impedire che fosse dimenticata e ammonire che non venisse ripetuta. «A Gilberto dobbiamo fare tutti una promessa – dichiara la presidente dell’Anpi Bologna, Anna Cocchi – : non dimenticare mai il suo sacrificio, anzi dobbiamo far sì che il suo sacrificio diventi anche il sacrificio di tutti noi. Nel nome di ciò che Gilberto, la Brigata Maiella e gli altri partigiani hanno fatto in generale per il nostro Paese».