nella credenza di palazzo Tozzoni fanno bella mostra di sé foglie elegantemente disegnate su panciute zuppiere, fiori sbocciati nel fondo di piatti da portata, piccoli paesaggi in punta di pennello su tazze e zuccheriere. Nel ‘700, infatti, il mondo della botanica abbraccia quello dell’arte e sulla tavola dei conti Tozzoni, sempre all’avanguardia e attenti alle mode del momento, non mancano questi oggetti di fragile e incantevole bellezza. Sarà Flora Fiorini, referente del Servizio educativo dei Musei Civici di Imola, a guidare il pubblico alla scoperta de “La botanica domestica di palazzo Tozzoni” nella quarta Domenica a palazzo, rassegna organizzata dai Musei Civici, in programma domenica 26 febbraio alle 17 a palazzo Tozzoni.
L’influsso orientale
Una moda, quella di riprodurre elementi vegetali nei servizi da tavola, che nel ‘700 arriva in Europa direttamente dall’Oriente. «Le porcellane cinesi diventano per tutte le famiglie aristocratiche oggetti del desiderio – spiega Fiorini -. Piacciono molto la delicatezza, la raffinatezza dei decori, l’armonia delle forme. Non c’era corte che non volesse possedere un servizio all’ultima moda». Tra i fiori, le piante, gli alberi che fanno bella mostra di sé nei piatti, nelle tazze, nelle zuppiere, «troviamo a volte anche gli insetti. È un aspetto che a noi oggi magari fa inorridire. Ma all’epoca il fiore non rappresentava una frivolezza assoluta, era legato al gusto di riprodurre in maniera fedele gli elementi della natura». Inutile dire che quelli conservati a casa Tozzoni sono tutti oggetti di grande raffinatezza, «piccole grandi opere d’arte che ci raccontano un pezzo della nostra storia».