22, Luglio, 2025

Imola. Scoppia una rissa nel locale, ragazzo ferito al volto con un coltello

Proseguono le indagini per identificare l'aggressore. Il bar è stato chiuso per 15 giorni, l'appello del commissariato: «Avvertite le forze dell'ordine»

Dieci giorni di prognosi e la consapevolezza che poteva finire molto peggio. Sono le conseguenze di una rissa scoppiata all’interno di un locale del centro di Imola, poi proseguita in strada, al termine della quale un ragazzo poco più che 20enne ricoverato in ospedale con una ferita da arma da taglio al volto.
I fatti risalgono alla serata tra il 4 e il 5 febbraio scorso quando, intorno alla mezzanotte, è arrivata una chiamata al centralino del commissariato di via Mazzini. «Alcuni residenti riferivano di aver sentito delle urla di alcuni ragazzi lungo la via Emilia, in centro» riferiscono dalla polizia. Quando sul posto sono intervenuti carabinieri e volanti, però, tutti si erano già allontanati.
La vicenda ha portato le forze dell’ordine verso l’ospedale, dove al pronto soccorso era da poco stato ricoverato un ragazzo classe 2000, originario della Costa d’Avorio e residente a Imola, che si era presentato con una ferita in volto, provocata da un’arma da taglio. Un coltello, per la precisione, come il ragazzo ha riferito agli agenti.
Da qui è scattata l’indagine del commissariato per cercare di ricostruire i fatti, sentendo alcuni testimoni dell’accaduto. «Tutto sarebbe nato da una rissa scoppiata all’interno di un locale, situato nel centro storico di Imola, tra due gruppi di giovani» informano da via Mazzini. Calci e pugni fino ad uscire in strada dove l’alterco non si sarebbe placato: insulti, urla, la ferita al volto e il fuggi fuggi generale.
Mentre proseguono le indagini per cercare di dare un nome all’aggressore (secondo le testimonianze farebbe parte di una comitiva di giovanissimi provenienti dalla zona di Bologna), la Questura ha preso un primo provvedimento nei confronti del locale, chiuso per 15 giorni a partire da oggi (16 febbraio) ai sensi dell’articolo 100 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). «Nessuno del locale ha chiamato le forze dell’ordine, un atteggiamento poco collaborativo» motivano dal commissariato.
Non si tratta del primo locale che viene sospeso dalla Questura per motivi simili. Ecco spiegato l’appello lanciato dal commissariato a «avvertire immediatamente le forze dell’ordine in caso di situazioni pericolose che si verificano nel locale», situazioni in cui un intervento delle volanti o dei carabinieri può prevenire conseguenze peggiori.


© Riproduzione riservata

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