Due occasioni di crescita e di arricchimento professionale e culturale, ripercorse attraverso una rassegna di foto, storie e aneddoti. Questo il sunto della serata di ieri, mercoledì 15 gennaio, al Cinema Pedagna in Imola, dove Denis Dal Fiume, Elisa Carati e Marco Carati hanno descritto le tappe delle loro recenti esperienze in Africa.
A esordire sono stati gli odontoiatri Dal Fiume ed Elisa Carati. Dal 26 dicembre al 9 gennaio il loro viaggio in Togo li ha visti spostarsi tra la capitale Lomé e le piccole comunità Kolowarè, Sokodé e Kpalimè, recandosi in diversi orfanotrofi e visitando decine di bambini. Differente per intenti ma non per area geografica di svolgimento è stata invece la seconda testimonianza. Quella di Marco Carati, fratello di Elisa, partito per il Camerun il 28 dicembre e rientrato il 9 gennaio, ospitato da don Jean Baptiste Bikena Tonye. Cattedrali e chiese, aziende e sedi locali di multinazionali, il campus universitario sponsorizzato da Giovanni Paolo II. Poi il museo marittimo di Douala, il Blackitude Museum e il Santuario dei primati. Il tutto riservando il giusto spazio alla cucina locale, senza rinunciare ad ammirare l’esplosiva forza della natura, le caratteristiche colorazioni impresse dai raggi del sole sui paesaggi e la grande musicalità, gioiosità e vitalità delle celebrazioni camerunensi. «Sono stato felice di ospitare Marco – ha detto in collegamento don Jean Baptiste, ex collaboratore parrocchiale prima a Nostra Signora di Fatima (Imola) poi a San Lorenzo di Lugo e ora operante nella parrocchia di San Giovanni Bosco nella Diocesi di Édéa, in Camerun -. È partito per svolgere un turismo diverso, per vedere un’Africa differente da quella di cui si parla in televisione e per portare in Italia una narrazione nuova». Tra i presenti, infine, è intervenuto anche il vescovo Giovanni Mosciatti. «Queste iniziative – afferma – sono segno di un’esigenza profondissima del cuore umano a che la nostra vita sia utile. Desideriamo che il nostro contributo, anche piccolo, possa essere occasione di vita». Forte apprezzamento è pervenuto anche dai circa 100 partecipanti all’incontro, ai quali si aggiungano una ventina di persone connesse in videochiamata da varie parti d’Europa e dell’Africa. Il ricavato (circa 400 euro) sarà devoluto per la costruzione dei locali dell’oratorio della parrocchia di Jean Baptiste.
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