“I” come… Imola! Tristano Bosi avrebbe potuto pensare a Isernia, Imperia o altre città. Invece, nell’accingersi a preparare uno dei suoi disegni a china in cui cerca di riportare l’essenza di ogni città nella sua prima lettera, ha focalizzato il suo interesse su Imola: «Sarà anche perché mi sono sempre piaciute le moto, fatto sta che mi è venuta in mente la vostra città», spiega.
La lettera prende forma grazie alle realtà imolesi: il tracciato dell’autodromo, l’Accademia pianistica, palazzo Sersanti, il cinema sotterraneo, la rocca e la caveja, simbolo della Romagna, oltre ai nomi di negozi e realtà storiche (Ferramenta Parenti, ristorante San Domenico, cartoleria Arcangeli solo per citarne alcune). A suggerirle all’autore sono stati proprio gli imolesi attraverso un sondaggio sui gruppi social cittadini.
«Nella mia vita – prosegue Bosi – ho sempre lavorato molto e, arrivato alla pensione, oltre a fare passeggiate e occuparmi della mia nipotina, mi restava molto tempo libero». Così Bosi, residente a Gorgonzola (ma con studio a Monza), ha pensato bene di riprendere in mano il pennino per viaggiare con la fantasia nei periodi in cui il lockdown non consentiva di fare molto altro. Disegni a mano con china e tecnigrafo – così come li faceva negli anni 70 – e l’originale idea di creare stampe dedicate alle varie città italiane: Milano, Venezia, Torino, Bologna, Firenze e così via, racchiudendo le peculiarità di ognuna in un disegno in cui l’iniziale del nome delle città facesse da contorno.
Un lavoro che richiede pazienza e attenzione («la china non si può cancellare», aggiunge Bosi), dalle 40 alle 50 ore per ogni disegno per la ricerca e la realizzazione, raccogliendo spunti e caratteristiche delle città anche tramite i social. E sul suo sito, nerokina.com, è possibile vedere le stampe già realizzate.
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