22, Luglio, 2025

Omicidio Cappai, rito abbreviato anche per altri due imputati

Accolta la richiesta per l'eventuale messa alla prova per uno dei giovani imputati. Il 27 febbraio il processo

Altri due imputati saranno processati con rito abbreviato. Al termine dell’udienza per l’omicidio di Fabio Cappai svoltasi a Bologna oggi (16 gennaio) dopo il rinvio del 27 dicembre, il gup ha sentito i quattro imputati e ha accettato la richiesta avanzata dai legali dei due ragazzi, all’epoca dei fatti minorenni, accusati di concorso anomalo in omicidio e di lesioni personali nei confronti di un altro ragazzo. Respinta, nel loro caso, la richiesta di sospensione del processo e messa alla prova che invece è stata accolta per il terzo ragazzo, difeso dagli avvocati Bordone e Mazza, e verrà in seguito valutata. La legale della famiglia Cappai, l’avvocata Daniela Mascherini, aveva depositato una memoria difensiva in cui si opponeva alla messa alla prova per tutti gli imputati.
Il rito abbreviato era stato accolto già il 27 dicembre anche per il principale imputato, il reo confesso all’epoca dei fatti 16enne, che si trova dal 16 luglio rinchiuso nel carcere minorile del Pratello di Bologna. Dovrà rispondere di omicidio volontario e di porto d’armi o oggetti atti a offendere.
Il prossimo passo nell’iter del processo è fissato per il 27 febbraio, quando i tre imputati ammessi all’abbreviato compariranno in aula e contestualmente si valuterà il programma per la messa alla prova del quarto imputato.

Messa alla prova, in cosa consiste?
Con la sospensione del procedimento con messa alla prova, l’imputato viene affidato all’Ufficio di esecuzione penale esterna per un programma che prevede come attività obbligatorie lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità consistente in una prestazione lavorativa non retribuita «in favore della collettività e l’attuazione di condotte volte all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, nonché, ove possibile, il risarcimento del danno dallo stesso cagionato e l’attività di mediazione con la vittima del reato».


© Riproduzione riservata

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