10, Luglio, 2025

Luisa Tinti spegne 102 candeline: «Festeggiamo nella casa in cui è nata»

Nata il 6 gennaio 1921 a Castel Guelfo, Luisa ha fatto per otto anni la mondina nelle risaie di Buda. Il fratello Antonio: «È sempre stata gentile, ma anche tanto determinata»

per Luigia Tinti, anche se per tutti Luisa, è una giornata molto importante: sono ben 102 le candeline che spegnerà oggi. Nata il 6 gennaio 1921, è la quarta di nove tra fratelli e sorelle, tutti nati nella casa di famiglia a Castel Guelfo, dove Luisa vive tuttora insieme al fratello Antonio, 95 anni. «Luisa è sempre stata una donna molto disponibile e gentile, ma anche forte e determinata – ricorda il fratello senza nascondere una certa commozione -. Ha dedicato gran parte della sua vita prendendosi cura della casa e dei fratelli». Una vocazione, questa, che l’ha portata a San Lazzaro dove, durante gli anni della Seconda guerra mondiale, è stata governante nella villa della famiglia Lupi, una delle famiglie più in vista dell’epoca.
Riavvolgendo il nastro della vita di Luisa, grazie ai ricordi del fratello Antonio scopriamo, inoltre, che è stata anche una mondina: «Ogni mattina, per otto anni, saliva in sella alla sua bicicletta, pedalando sino a Buda (nelle campagne medicinesi) dove trascorreva la giornata lavorando nelle risaie». Fratelli, nipoti e pronipoti ricordano la signora Luisa anche come un’ottima cuoca: «Indimenticabili i suoi tortellini in brodo che chiudeva, con manualità e precisione, attorno al mignolo, nel pieno rispetto della tradizione bolognese».


© Riproduzione riservata

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleSviluppo Siti Web e loghi

Ti potrebbe interessare

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleRealizzazione siti internet
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img

Leggi la prima pagina

IMOLA

LUGO