duecentocinquanta karateki, provenienti da tutta Italia, sono pronti a sfidarsi, domenica 27 novembre, sul tatami della palestra Cavina di Imola, in occasione dell’11° campionato italiano Jka di karate. Di questi, dodici giocheranno in casa, perché atleti della scuola Takeshi, associazione imolese di karate tradizionale. «Puntiamo molto su Hillary Ancarani ed Elia Neri – rivela Gilberto Sedioli, direttore tecnico della Takeshi Imola –. Sono due degli atleti di punta della nostra scuola, nonché compagni nella vita di tutti i giorni». Proprio così, gli imolesi Hillary ed Elia, rispettivamente 27 e 28 anni, si sono conosciuti sul tatami della Takeshi nel 2005 e, nove anni dopo, hanno deciso di costruire un futuro insieme.
Dagli allenamenti alla vita di tutti i giorni
Il loro non è stato amore a prima vista: «Da piccoli non ci parlavamo molto – racconta Hillary -. Abbiamo iniziato a frequentarci solo nel 2014, dopo il ritorno in palestra di Elia, che aveva deciso di prendersi una pausa dal karate». Complici però gli allenamenti costanti e il tanto tempo trascorso insieme, tra Elia e Hillary la sintonia si è fatta, di giorno in giorno, sempre più forte, fino a diventare non più solo compagni sul tatami, ma anche nella vita. Carattere, sincerità, costanza, rispetto degli altri e autocontrollo. Sono i valori che il karate si impegna a trasmettere e che, indubbiamente, hanno aiutato i due ragazzi a fortificare la loro relazione: «Questi valori ci hanno fatto capire che i problemi vanno affrontati a testa alta, senza inventare scuse, ma con dimostrazioni concrete. I valori trasmessi dal karate si vedono soprattutto nelle piccole cose di tutti i giorni».