Ricominciare a muoversi è spesso associato, oltre che all’esercizio in palestra, anche alla pratica sportiva. La rieducazione tramite gesto sportivo è, infatti, un efficace strumento di riabilitazione per i pazienti di Montecatone.
Tennis tavolo, tiro con l’arco, baseball. Sono solo alcune delle attività sportive e ricreative che il team multidisciplinare dell’istituto imolese offre in base alle specifiche e agli interessi dei propri pazienti e in collaborazione con società e associazioni del territorio.
In questi percorsi personalizzati, da oggi, è presente anche il golf. La partecipazione a questa nuova attività è stata resa possibile grazie alla positiva collaborazione tra l’ospedale e il club Le Fonti di Castel San Pietro Terme. «Questa disciplina – spiega Paolo Martinelli, infermiere della terapia occupazionale dedicato alle attività sportive dell’istituto – soddisfa parecchi requisiti perché si svolge all’aria aperta e impegna i pazienti in trasferimenti fuori dalla loro routine. Inoltre, ingaggia diversi muscoli: addominali, dorsali e gran pettorale».
Anche il presidente del golf club, Ivano Serrantoni, ha espresso la sua soddisfazione: «Siamo fieri di poter annoverare fra le nostre attività di valore sociale questa collaborazione con il rinomato centro di Montecatone che si aggiunge agli altri progetti di inclusione e diffusione del golf che abbiamo attivato».
Per usufruire del golf sono stati forniti attrezzi adattati ai pazienti. Lara, ad esempio, una delle pazienti di Montecatone, ha utilizzato un ferro 6 modificato appositamente da Le Fonti per la sua disabilità. «Deambulo senza problemi – spiega Lara – il mio limite principale è nell’utilizzo di braccia e mani. Grazie alle cure e alle attenzioni che mi riservano sempre a Montecatone, la mia seconda casa, la mia comfort zone, sono riuscita a superare dei limiti che credevo, solo qualche anno fa, invalicabili». E sul golf ha detto: «Stare sul green, al di là del piacere intrinseco che ho scoperto di provare praticando questo sport mi permette, divertendomi, di misurarmi con stabilità e controllo dei miei arti superiori, più in generale del mio corpo. Colpire quella pallina è l’equivalente di dare una sonora mazzata a pensieri e preoccupazioni».