19, Maggio, 2025

A Imola “un s’bóta veja gnét”, progetto per il recupero delle eccedenze alimentari

La sperimentazione, durata sei mesi, ha già portato al recupero di circa cinque tonnellate di prodotti alimentari

“Un s’bóta veja gnét“. Una dichiarazione antispreco racchiusa in un detto dei nostri nonni. È la nuova campagna promossa dal Comune di Imola per il recupero delle eccedenze alimentari, in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna e grazie al contributo e all’impegno di aziende ed enti no profit locali.
Il progetto ha coinvolto trasversalmente i tre assessorati Ambiente, Politiche sociali e Sviluppo economico «con il doppio obiettivo di prevenire e ridurre la produzione di rifiuti alimentari e, allo stesso tempo, sostenere gli enti del territorio che assistono le fasce deboli della comunità».
In cosa consiste il progetto? «L’iniziativa – fanno sapere dal Comune – prevede di recuperare le eccedenze alimentari a favore di enti no profit del territorio che si occupano di persone in stato di difficoltà». I donatori sono esercizi commerciali, mense aziendali, aziende di produzione. «Questi, aderendo al progetto, si impegnano a gestire correttamente gli alimenti e i beni donabili e i beneficiari s’impegnano a destinare, in forma gratuita, le eccedenze alimentari ricevute prioritariamente a favore di persone indigenti». Una prima fase di sperimentazione si è appena conclusa con il coinvolgimento di tre aziende e due enti no-profit (la cooperativa Mano Tesa e Associazione No Sprechi): da gennaio a giugno 2022 sono state recuperate cinque tonnellate di eccedenze alimentari perfettamente utilizzabili, tra cui 1.600 porzioni di pasti pronti al consumo, donate dalle attività Interspar ed Ecu a cui si aggiunge l’iniziativa Cibo Amico di Hera. «Ora che il processo è stato rodato, l’obiettivo è aumentare il numero dei soggetti coinvolti, creando una rete di solidarietà sempre più ampia – spiega il Comune -. Inizieranno in queste settimane con le donazioni anche altri punti vendita del territorio: Clai con le Macellerie del contadino di Imola Pedagna e Imola centro, Natura sì, Crai di Sesto imolese, e Conad di Imola in via Carducci, via Baruzzi e via Montericco». Ha inoltre aderito anche l’autodromo di Imola nell’ambito delle azioni dell’Imola Living Lab.

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