«Se ancora oggi possiamo emozionarci per un canestro o festeggiare per una vittoria dell’Andrea Costa, lo dobbiamo al prof. Andrea Bandini». Firmato la “sua” Andrea Costa Imola Basket. Non si sono fatti attendere i messaggi di cordoglio per la scomparsa del prof. Andrea Bandini, vero e proprio punto di riferimento per lo sport in città. Senza dimenticare l’impegno politico e sociale e l’insegnamento negli istituti di ragioneria (tra i suoi allievi l’ex ct della nazionale Arrigo Sacchi e l’ex calciatore e oggi commentatore di Sky Sport Giancarlo Marocchi).
«Oggi è una giornata triste per tutta la città di Imola e in particolar modo per l’Andrea Costa – scrive la società biancorossa -. All’età di 91 anni, ci ha lasciato nella notte Andrea Bandini, storico fondatore del club biancorosso. Nell’estate del 1967, fu proprio lui, insieme a Franco Marabini, Gianni Mita, Rino Ramenghi e Carlo Sembianti, a dar vita alla nostra amata realtà sportiva. Siamo certi che continuerà a seguire i biancorossi e a sostenerci anche da lassù».
I funerali di Bandini avranno luogo venerdì 19 alle 15.15 partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale vecchio di Imola per la chiesa di Croce in Campo. Dopo la messa si proseguirà per il cimitero del Piratello.
«Oggi la comunità imolese saluta con riconoscenza un cittadino a cui, per il suo impegno, deve una parte significativa della propria identità – il saluto del sindaco di Imola, Marco Panieri -. A nome della città e mio personale esprimo il profondo cordoglio e la piena vicinanza alla famiglia di Andrea e alle persone a lui care».
Numerosi i messaggi di cordoglio anche sui social per la scomparsa del prof.
Come quello dalla Pallamano Romagna, che lo ricorda come «pioniere della Pallamano Imola 1973, la storica Hc Imola, nonché memoria storica dello sport e della socialità della città di Imola. Un’enorme perdita per il nostro territorio».
Molti i messaggi anche sui social, dove il prof. Bandini aveva aperto insieme al figlio Ricardo un gruppo Facebook in cui condivideva pensieri, foto, storie e aneddoti della sua ricca esperienza di vita ed era molto amato dagli imolesi, che attraverso queste memorie hanno scoperto (o riscoperto) la storia della città.