Uscita con il massimo dei voti all’esame di maturità, quella di Nicole Bonora, studentessa della classe 5ªC indirizzo enogastronomia dell‘istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme, sembra essere una storia uguale a quella di tante altre.
Se non fosse che, ogni giorno, per cinque anni – abitando a Bevilacqua, frazione di Crevalcore – Nicole ha percorso ben 166 km tra andata e ritorno per andare a scuola. «Sono capitata per sbaglio all’open day di Riolo – racconta -. Avevo sbagliato data e orario per l’open day dell’alberghiero di Castel San Pietro. Ma ormai mi trovavo per strada e ho deciso di andare a vedere comunque l’Artusi». Quella scuola, prosegue Nicole, «mi è piaciuta più di tutte: per i professori, per l’atmosfera generale e per il programma scolastico. Messo piede lì, mi sono sentita a casa».
Per cinque anni Nicole è uscita di casa «alle sei del mattino: prendevo l’autobus da Cento poi, arrivata a San Pietro in Casale, il treno per Bologna, cambio per Imola e da lì la corriera fino a Riolo. Il pomeriggio arrivavo a casa alle quattro». I lunghi viaggi servono per studiare e leggere: «Grazie al treno ho anche costruito delle amicizie. Senza quei viaggi, durante i quali studiavo e leggevo, l’esperienza non sarebbe stata la stessa. Avendo imparato a conoscere molto bene la stazione di Bologna, mi sono pure divertita ad aiutare le persone che si perdevano» scherza.
Anche il futuro, a quanto pare, non sarà esente da viaggi: «Per ora mi sono iscritta alla selezione della facoltà di scienze e cultura della gastronomia a Cesena».
Vincenzo Brodella
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