sono giornate dense per l’Imolese Calcio 1919 srl, ma non solo per la costruzione della squadra in vista del prossimo campionato. La Prima sezione di Salerno del Tribunale amministrativo della Campania ha infatti cancellato, con sentenza pubblicata venerdì 26 giugno, le due interdittive antimafia disposte, la prima a settembre e la seconda nel novembre scorso, a carico della Ad Logistica, società di trasporto dei rifiuti della famiglia dell’amministratore unico dell’Imolese Calcio, Antonio De Sarlo. Sulla galassia di società e interessi che ruotano attorno all’imprenditore campano, il presidio imolese di Libera, intitolato al giudice Alberto Giacomelli, il 6 giugno ha presentato un dettagliato rapporto. Tra i punti chiave, l’inchiesta “Re Mida” sul traffico illecito dei rifiuti, in cui tutti gli imputati, tra cui De Sarlo, sono stati accolti dall’accusa di associazione a delinquere perché «il fatto non sussiste». Il rapporto di Libera prende spunto proprio dall’acquisto dell’Imolese, che ha portato De Sarlo in città. Sul tema si è espresso il sindaco di Imola, Marco Panieri, intervistato dal nostro settimanale.
Rischio malaffare? «Questo territorio ha gli anticorpi»

Dopo il rapporto di Libera sull'acquisto dell'Imolese Calcio da parte dell'imprenditore dei rifiuti Antonio De Sarlo, parla il sindaco Marco Panieri