Music has no barriers. La musica non ha barriere, trascende tutti i confini e unisce il mondo intero. È questo il filo conduttore dell’edizione 2022 di Emilia Romagna Festival, che dal 5 luglio al 9 settembre, con un’anteprima speciale il 21 giugno, sigla un cartellone in cui la musica è inesauribile ricchezza che oltrepassa tutte le barriere, emotive e culturali, temporali e spaziali, all’insegna della libertà creativa e interpretativa (qui gli appuntamenti in programma sul nostro territorio, il programma completo su www.emiliaromagnafestival.it).
Un lungo viaggio intorno al mondo in 48 tappe, dalla classica al jazz, dall’antico al contemporaneo, fino alle tendenze musicali più innovative, con artisti internazionali e leggendari.
Fin dall’inaugurazione, le coordinate del viaggio sono chiare: apre il festival Ute Lemper, artista versatile come poche altre, che il 5 luglio alla rocca sforzesca di Imola con il suo gruppo offrirà un personale omaggio a Piazzolla. Un altro omaggio speciale sarà invece affidato alla giovane orchestra la Toscanini Next (nella foto), segno questo del rinnovato impegno di Emilia Romagna Festival nell’aprire e consolidare strade per i nuovi talenti, che sotto la direzione di Roger Catino chiuderà il festival il 9 settembre sempre alla rocca di Imola, con un programma incentrato sulle più belle colonne sonore vincitrici di premi Oscar. Versatilità di organici, versatilità di repertori ed espressioni artistiche, ma anche versatilità dei luoghi che come sempre, insieme agli artisti, sono i protagonisti del festival. A cominciare dall’anteprima del festival con il chitarrista Davide Prina, il 21 giugno, che sarà ospitato nel giardino storico del palazzo vescovile di Imola, dove è prevista la prima delle visite guidate de L’Incanto dei luoghi, il progetto di Emilia Romagna Festival di valorizzazione e promozione del territorio e di tutte le sue sfaccettature che, al piacere dell’ascolto musicale, abbina attività di scoperta della regione.
Grandi interpreti internazionali
Dopo l’inaugurazione con Ute Lemper, è la volta di un altro evento di punta, la prima esecuzione assoluta di Dante Concerto, opera commissionata da Erf a Gabriel Prokofiev, nipote del noto Sergei, autore di partiture d’ispirazione classica e nello stesso tempo dj e producer di hip-hop, grime e musica elettronica, nell’interpretazione de I Solisti Aquilani, tra le più prestigiose formazioni cameristiche internazionali, qui diretta da Aldo Sisillo, col flauto solista Massimo Mercelli (16 luglio, chiesa di San Domenico, Imola). Ritroveremo Gabriel Prokofiev a settembre, questa volta come compositore e interprete di un esclusivo progetto, Breaking Screens, nato dalla collaborazione tra Erf e l’Accademia Stauffer di Cremona. Insieme a Gabriel Prokofiev, gli archi del Quartetto Noûs, Zoe Canestrelli alla viola e Marcello Sette al violoncello, daranno vita a un concerto in cui le composizioni di Prokofiev per archi e electronics interagiscono tra di loro, con una prima esecuzione italiana (nell’ambito di concerti al museo diocesano, 6 settembre, chiostro del palazzo vescovile, Imola). Il concerto successivo vedrà come protagoniste assolute le chitarre degli Aïghetta Quartett, il celebre quartetto di Montecarlo, con un programma di composizioni originali e trascrizioni, da Rossini, De Falla e Bizet (18 luglio, convento dei cappuccini, Castel San Pietro Terme). Da non dimenticare a settembre, il consueto appuntamento con il Galà Lirico di Villa La Babina, che quest’anno vede sul palco stelle in ascesa della lirica italiana, già approdate in alcuni tra i più importanti teatri nel mondo, tra cui il soprano Elisa Balbo accompagnata dal pianoforte di Davide Cavalli (3 settembre, Villa La Babina, Sasso Morelli).
Progetti speciali
Emozione senza limiti, libertà e tecnica sovrumana: sono queste le caratteristiche del pianismo di György Cziffra, che saranno celebrate a Imola da Emilia Romagna Festival, dopo Londra, Parigi e Vienna, in occasione dei 100 anni dalla nascita nel 2021, nell’ambito del György Cziffra Memorial Year, fra gli anniversari dell’Unesco. Il festival commemorerà per due giorni questa figura unica tra i pianisti di fama mondiale con due concerti, una mostra e un incontro. Protagonista di questa due giorni, il pluripremiato pianista ungherese János Balázs che presenterà l’eredità di Cziffra, in due date: il 10 luglio al chiostro del palazzo vescovile, in un concerto di tre giovani astri nascenti della scena musicale ungherese, Gergely Devich (violoncello) la cantante Orsolya Janszó e László Borbély (pianoforte); e l’11 luglio alla rocca sforzesca, che lo vedrà interprete con il gruppo gipsy Sárközy Lajos Jr Ensemble. Il 22 luglio alla Rocca di Bagnara di Romagna, è invece il turno di Argentina y Oriente con Donato D’Antonio alla chitarra e Vanni Montanari al flauto.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il 7 agosto al chiostro del Carmine di Lugo, il festival intende ricordarlo e omaggiarlo con un progetto realizzato insieme al Plautus Festival, che vede I Solisti della Filarmonica Vittorio Calamani con Massimo Mercelli al flauto e Guido Barbieri voce recitante, qui anche autore dei testi insieme a Fabiana Piersanti, rievocare attraverso compositori come Bach, Spinosa, Debussy e Nyman le immagini del Vangelo secondo Matteo.
Tra i giovani talenti anche l’imolese Gian Marco Verdone
Emilia Romagna Festival da sempre si impegna nella promozione delle nuove leve del concertismo nazionale e internazionale, collaborando con alcuni dei migliori concorsi di musica internazionali e ospitando ogni anno chi ne ha raccolto gli allori. Torna così anche per questa edizione Primo Premio! la storica sezione dedicata ai giovani interpreti provenienti da prestigiosi concorsi italiani e internazionali, come il Risus Quartet, quartetto d’archi al femminile proveniente dalla Corea del Sud, in residenza al festival, vincitore del primo premio e della medaglia d’oro al prestigioso Fischoff Chamber Music Competition (Usa), che si esibirà il 2 agosto alla rocca di Riolo Terme, il 4 agosto nel chiostro del palazzo vescovile di Imola, il 5 agosto nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo a Fontanelice. Michelle Candotti, invece, vincitrice del primo premio nel 2021 del concorso internazionale pianistico Andrea Baldi, si esibirà il 9 agosto nella chiesa di San Girolamo a Tossignano. Tra gli altri giovani e giovanissimi che calcheranno i palchi di Emilia Romagna Festival ci sono il duo formato dall’arpista Agnese Contadini, che pur giovanissima sta riscuotendo lodi e menzioni anche a livello internazionale, e dall’affermato flautista Filippo Mazzoli, entrambi romagnoli (26 luglio, rocca, Riolo Terme), il giovane e pluripremiato compositore imolese di colonne sonore e pianista Gian Marco Verdone con un programma di musiche da lui scritte negli ultimi tre anni in ambito cinematografico (29 luglio, cortile di palazzo Tozzoni, Imola), l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni diretta da Federico Mondelci, da oltre trent’anni uno dei più apprezzati interpreti della scena internazionale (1 agosto, rocca, Bagnara).