12, Luglio, 2025

“No alla guerra”, l’appello per la pace dell’istituto comprensivo 2 di Imola

La dirigente scolastica Di Guardo: «Abbiamo intrecciato nell'evento di oggi parole, musica, immagini per interpretare le loro ansie e le loro emozioni»

Tre scuole unite contro la guerra, oltre 520 bambini e ragazzi insieme per inneggiare alla pace. Questa mattina nel plesso centrale dell’Ic 2, le scuole Carducci, i bimbi della scuola dell’infanzia e gli alunni della primaria Carducci, e i ragazzi delle medie Innocenzo da Imola hanno manifestato con diverse iniziative per chiedere la pace.
Questa mattina i ragazzi delle seconde e terze medie dell’indirizzo musicale dell’Innocenzo da Imola, che compongono l’orchestra Innocenzo Ensemble, si sono esibiti accompagnati dalle voci di Anna Cimatti e Crystal Kibrom Petros, guidati dai docenti Letizia Ragazzini, direttrice dell’orchestra, Annalisa Mannarini, Geremia Ambrosino, e coadiuvati oggi dai colleghi Lorenzo Amoroso e Deborah Batà.
Alle 11.30 gli studenti si sono posizionati sul prato del cortile esterno della scuola, pronti per il flash mob ideato da Roberto Ferrante, docente di tecnologia dell’Innocenzo, a cui si è unita la vicepreside Francesca Grandi con nuove idee per la giornata, per comporre la scritta “No War”, mentre i più piccoli sventolavano bandierine da loro disegnate con il simbolo della pace.
Significativo poi il momento in cui un’alunna di quinta ha letto un suo dialogo immaginario tra tre personaggi, la Guerra, la Pace e una mamma, Celestina (“Io sono Celestina, donna e madre di ogni bambino e bambina, ripudio la guerra perché di pace e amore ha bisogno la terra” ), seguita da una compagna che recitato in lingua e tradotto il testo di Imagine, il brano di John Lennon, diventato nel tempo un inno di speranza. Una mattinata coinvolgente, conclusa dagli interventi e dal plauso del vescovo Giovanni Mosciatti, del maggiore dei carabinieri Andrea Oxilia e dell’assessore Giacomo Gambi.
La dirigente dell’Ic 2 Maria Di Guardo ha sottolineato il lavoro corale dell’iniziativa, nella quale tutti, dai ragazzi ai docenti al personale dell’Ic2, hanno dimostrato il senso di appartenenza alla scuola e lo spirito di umanità che li lega: «Dall’inizio della guerra gli allievi chiedevano di fare qualcosa per dire no alla grande tragedia in atto in Ucraina. Si è partiti con un piccolo progetto che con il passare dei giorni ha coinvolto tutti. Ragazzi che nei due precedenti anni scolastici si sono trovati a vivere l’esperienza del Covid, da poco usciti quindi da due anni emotivamente difficili, trascorsi per lunghi periodi in dad, si sono trovati ora a riflettere su un altro evento drammatico, la guerra. Abbiamo intrecciato nell’evento di oggi parole, musica, immagini per interpretare le loro ansie e le loro emozioni».


 

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