«Era una persona speciale, perbene e davvero molto generosa». Maurizio Migliori, presidente della Juvenilia Cr, ricorda così Leonardo Bianchi, dirigente accompagnatore e collaboratore della società sportiva di casa al Pambera scomparso domenica 20 marzo a causa di un malore al termine della partita tra i padroni di casa e la Tozzona.
Sarà presente anche la società calcistica ai funerali di Bianchi che si terranno giovedì 24 marzo nella chiesa di Croce Coperta alle 15, con partenza dalla camera mortuaria dell’ospedale vecchio di Imola.
«Persone con grande voglia di aiutare, come era lui, sono fondamentali per la nostra realtà – aggiunge Migliori, testimone oculare dell’accaduto -. Accompagnava i ragazzi, veniva alle partite non solo quando giocava il figlio Alessandro, compilava le distinte. Senza mai una parola fuori posto». 66 anni, Bianchi si è accasciato a terra al triplice fischio della partita. Nonostante i soccorsi immediati, con l’uso del defibrillatore da parte di persone abilitate in videochiamata con i sanitari del 118 e l’arrivo dopo pochi minuti di un’ambulanza, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Ora tutta la squadra e la società si sono strette attorno alla famiglia di Bianchi, alla moglie Cristiana e alla figlia Virginia. Oltre che ad Alessandro, che quella terribile domenica era in campo. «Quello che mi ha colpito, nella tragedia, è stata la dignità con la quale hanno affrontato questo momento – rivela Migliori -. Noi volevamo sospendere l’allenamento della prima squadra, lui ci ha subito scritto “Ragazzi, stasera mi voglio allenare con voi” ed è tornato in campo allenando i suoi bimbi della scuola calcio. Credo sia quello che babbo Leonardo avrebbe voluto».
