in Indonesia per il Gran premio di domenica 20 marzo, secondo round del Motomondiale 2022 vinto da Oliveira su Quartararo e Zarco, c’era anche un imolese, nel “dietro le quinte”.
Si tratta di Elia Villa, fisioterapista, dal 2019 trasferito in Andorra per un progetto pensato da lui e dal dottor Michele Zasa, direttore della Clinica mobile che fu ideata da un altro grande imolese, il dottor Claudio Costa, con il quale Elia già collaborava.
Condizioni meteo piuttosto difficoltose: caldo torrido tropicale, umido, e pioggia al momento del Gp al Pertamina Mandalika Circuit, situato in Indonesia, nell’isola di Lombok. La differenza di fuso orario non aiuta la comunicazione, ma siamo riusciti a parlare con l’imolese che si trova a Kuta da qualche giorno. Da anni infatti segue i piloti in giro per il mondo in occasione delle gare di MotoGP e WorldSBK.
«In Andorra abitano molti piloti e sportivi di altre discipline – spiega Elia –, così nel marzo del 2019 abbiamo ampliato l’attività portando avanti la missione di Clinica mobile nel Principato sui Pirenei, creando il centro permanente di Clinica mobile Andorra di cui il dottor Zasa è direttore sanitario. Seguiamo anche sciatori, calciatori e tennisti».
Ci racconta del lunghissimo viaggio verso il circuito di Mandalika, «30 ore di volo con vari cambi per raggiungere dall’Andorra prima Barcellona, poi Dubai, Giakarta fino a giungere nell’isola indonesiana». Un giorno per riprendersi dalla stanchezza e dal jet-lag poi via, all’opera dalle otto di mattina sino a sera per quattro giorni per aiutare i motociclisti, chi per la riabilitazione da proseguire dopo un precedente infortunio, chi per i bendaggi alle mani necessari qualora si formino dei calli: «Tutti sono arrivati stanchi del viaggio, il clima torrido non è dei migliori, hanno fretta di recuperare».
Questa è un’anticipazione di quello che troverete nel numero del nostro settimanale in edicola da giovedì 24 marzo!