Doveva essere una giornata di sport e divertimento, ma si è trasformata in tragedia al triplice fischio dell’arbitro. Il 66enne Leonardo Bianchi, dirigente accompagnatore e collaboratore della società calcistica nata dalla partnership tra Juvenilia e Chicco Ravaglia è venuto a mancare a causa di un malore al termine della partita tra la squadra imolese che milita nella seconda categoria e la Tozzona, nel pomeriggio di domenica 20 marzo.
Come riferiscono diversi testimoni, vani sono stati i tentativi di rianimazione, operati usando il defibrillatore in contatto telefonico con gli operatori del 118. I soccorritori, una volta arrivati sul campo di gioco del Pambera, hanno proseguito la rianimazione ma senza esito: il 66enne Bianchi è spirato sotto gli occhi del figlio Alessandro, giocatore della società di casa.
Durante la partita Bianchi stava prestando servizio come guardalinee per la società imolese, come di consuetudine sui campi delle società dilettanti. Nonostante i tentativi di rianimazione durati oltre mezz’ora, per lui non c’è stato nulla da fare.
La sua scomparsa è stata un fulmine a ciel sereno per tutto il panorama calcistico della città. «Tutta la Juvenilia Chicco Ravaglia si stringe nel dolore attorno ad Alessandro e alla famiglia Bianchi per l’improvvisa e prematura scomparsa avvenuta sul campo di calcio, nonostante gli immediati soccorsi, al triplice fischio dell’arbitro, mentre Bianchi svolgeva con la solita passione e generosità il suo ruolo di assistente» il messaggio della società. Bianchi era diventato dirigente accompagnatore dopo che il figlio aveva iniziato a giocare per la squadra di casa al Pambera. Messaggi di condoglianze sono arrivati anche da altre società dilettantistiche locali, dal Fontanelice al Bagnara. Bianchi lascia la moglie Cristiana e i figli Alessandro e Virginia.
