Tutti, nel nostro piccolo, abbiamo una passione o un hobby che dir si voglia. I più fortunati, o forse i più audaci, riescono a tramutare la loro passione nel proprio lavoro. Questo è quello che spera il mordanese Manuele Spadoni, montatore meccanico di professione in un’azienda di Imola, che nel tempo libero si «sporca le mani nella sua officina».
L’ultima realizzazione del mordanese, oltre a essere di pregevole fattura, ha assunto in primis un importante valore benefico. «Sono stato contatto da un ragazzo dell’associazione Easy Rider Onlus di Parma, il quale mi ha proposto di realizzare una moto che permettesse ai disabili di tornare in sella. – racconta il meccanico mordanese al nostro settimanale -. Non potevo assolutamente tirarmi indietro. La particolarità della moto (una Yamaha 660, ndr) è l’assemblaggio modificabile che permette a qualsiasi aspirante pilota, con almeno un arto superiore e un arto inferiore funzionante, di guidarla. Infatti, la manopola del gas e la pedana del cambio sono intercambiabili, così come frizione e freno. Inoltre ho creato un telaio mobile nella sella, regolabile in base all’altezza del motociclista». La moto, utilizzata dalla onlus per alcune giornate in pista, è stata presentata alla fiera Motor Bike Expo, svoltasi a Verona tra il 12 e il 16 gennaio scorsi. Ma non è finita qui, perché oltre al già noto sogno nel cassetto, Spadoni ha già numerose idee per il futuro: «Entro la fine dell’anno vorrei replicare la moto per disabili, iniziando a lavorare su un’Aprilia…».
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Con la moto di Spadoni le persone con disabilità tornano in sella

Il meccanico di Mordano l'ha realizzata per l'associazione Easy Rider Onlus di Parma. Sul numero in edicola l'articolo completo