Dozza è il paese dei Re Magi… da oltre 30 anni! Grandi e piccini sanno che il 6 gennaio, dal 1989, nel borgo tra Imola e Castel San Pietro Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sfilano per le vie del paese. Un momento diventato storico nel tempo, grazie alla partecipazione dei parrocchiani di Dozza, San Lorenzo in Piscerano e Toscanella. Tanto che molti giungono anche da fuori per partecipare a questa tradizione.
Dozza, il paese dei Magi è anche il titolo che il pittore forlivese Franco Vignazia ha dato all’opera che gli è stata commissionata per lasciare un ricordo stabile delle oltre 30 edizioni della manifestazione.
E nel paese del Muro dipinto, il ricordo non poteva essere che un… dipinto. Largo tre metri e alto 1,5, l’opera è stata inaugurata nella mattinata odierna alla presenza del sindaco di Dozza Luca Albertazzi e dalla presidente della fondazione Dozza città d’arte Simonetta Mingazzini in vicolo Campeggi. Il dipinto sintetizza tutto quello che sono stati i Re Magi a Dozza. Simbolico il popolo che accompagna i Magi, «perché è stato un popolo che ha realizzato e partecipato alle varie edizioni» spiegano gli organizzatori. E proprio nella folla si scovano i volti di alcuni protagonisti di questa storia: don Lindo Contoli, il primo da destra vestito di nero (che al termine della cerimonia ha benedetto il dipinto); Francesco Cesari, che ora sorride dal Cielo, è quello che con la testa tocca la stella cometa; e Tea Mirri, oggi 98enne, «anima di questa avventura fin dall’inizio».