Non si ferma la scia di cani e gatti morti a causa dei bocconi avvelenati. Negli ultimi giorni un altro caso di avvelenamento ai danni di un cane nel quartiere Pedagna, in zona Carlina. Pepita (nella foto), una cagnolina di razza Pincher, è deceduta dopo aver ingerito uno dei tristemente famosi bocconi. Matteo Ranzi, residente a Imola, ha perso la sua Pepita dopo una notte di sofferenza: al suo risveglio ha trovato la piccola cagnolina in una pozza di sangue e ha capito che non c’era più niente da fare, l’ha cremata il giorno stesso. «Ho provveduto a farla cremare senza pensare di far analizzare il corpo. So che avrei dovuto farla esaminare, ma il dolore non mi ha fatto ragionare lucidamente in quel momento» ricorda. Ranzi si è poi sfogato sui social: «Avvelenare un cane penso sia la forma più alta della vigliaccheria umana». Questo è solo l’ultimo dei numerosi casi di avvelenamento di animali domestici nel quartiere Pedagna. Quasi in ogni via del quartiere sono stati segnalati bocconi avvelenati, trovati nelle zone dell’area allenamento cani, del centro sociale Tozzona, via Pratella, via degli Sminatori, l’ultima in via Pio la Torre, solo per citarne alcune. «Cani e gatti deceduti sono almeno 15 negli ultimi due anni» ricorda Cesare Croci, che anni fa ha perso il suo amico a quattro zampe dando vita a una petizione giunta in Senato… [Continua]
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