Lo scorso 28 novembre è venuto a mancare Vincenzo Gualtieri, figura storica per l’ospedale di Montecatone. A darne notizia è il polo riabilitativo sulle colline imolese che l’ha conosciuto prima come paziente e poi come volontario e maestro di pittura.
Sono passati ormai diversi anni da quando Gualtieri aveva varcato per la prima volta la soglia di Montecatone, in cui è stato ricoverato con una tetraplegia. «Già al tempo, quando era un paziente, Vincenzo si è subito distinto per la sua forza d’animo e il cuore enorme – ricordano dall’Istituto –. È bastato poco perché la sua energia e il suo infinito amore per la vita si irradiassero per l’intero ospedale».
Durante la permanenza a Montecatone, Gualtieri aveva trovato conforto nella pittura, sua grandissima passione, che aveva deciso di mettere al servizio del prossimo. È così che ha avuto origine l’idea dei laboratori artistici, aperti ai pazienti e ai loro familiari, che hanno potuto cimentarsi nell’uso di pennelli e colori. «Era talmente coinvolto da questa iniziativa che non gli pesava l’ora e mezza di treno per raggiungere Montecatone da Reggio Emilia, dove abitava».
Ogni mercoledì, per oltre dieci anni, Gualtieri con impegno e costanza ha cercato di rendere più colorata la vita delle persone, regalando sorrisi e gioie a chi credeva che, dopo un trauma midollare o cerebrale, non si potesse andare avanti. La sua passione ha fatto breccia nel cuore di molti: «Alcuni dei pazienti che hanno frequentato i laboratori, dopo essere stati dimessi, hanno perfino continuato a dipingere». Per Vincenzo Gualtieri i laboratori non erano solo un modo per trasmettere e condividere l’amore per l’arte, ma soprattutto quello per la vita che è, probabilmente, la più nobile e pura forma d’arte.
«Tutti noi che l’abbiamo conosciuto lo ricorderemo sempre come l’anima gentile che ha regalato e dipinto tanta bellezza» lo salutano dall’istituto di Montecatone.
