Da oggi Imola ha una stanza protetta dedicata all’ascolto di persone vittime di violenza o abusi. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina nel commissariato di via Mazzini, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, alla presenza del questore di Bologna Isabella Fusiello, dell’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori, delle autorità cittadine e dei presidenti dei Lions Club Imola e Valsanterno, che con un service hanno reso possibile l’allestimento della stanza.
«Finalmente il territorio del circondario ha a disposizione una stanza per le vittime di violenza» commenta la sindaca Beatrice Poli, delegata del Circondario alle Pari opportunità.

Come funziona la stanza protetta
La stanza si compone di due ambienti: uno riservato alle audizioni protette e una stanza in cui su uno schermo viene trasmesso e registrato il colloquio. Nella stanza dove sarà accompagnata la vittima di violenza, uomo, donna o minore che sia, sarà presente lo psicologo del commissariato, eventualmente dei consulenti esterni. Un operatore si occuperà della verbalizzazione, in una postazione defilata rispetto alla scrivania.
Nell’altra stanza inquirenti e avvocati potranno seguire il colloquio senza che la loro presenza possa interferire con il racconto della vittima, in modo tale da metterla a proprio agio nel racconto della sua esperienza traumatica.
Il video degli ambienti