Per i castellani non importa se l’opinione pubblica sportiva associa il nome del concittadino Edmondo Fabbri all’eliminazione della Nazionale di calcio ai mondiali inglesi del 1966 per mano della Corea del Nord. Il paese che gli diede i natali il 16 novembre 1921 da sempre ha saputo riconoscere il valore sportivo e umano di una persona passata alla storia, suo malgrado, per colpa di un goal. A “Mundì“, così come affettuosamente era chiamato dai suoi concittadini, Castel Bolognese in passato gli aveva dedicato il centro sportivo di via Donati. Tanto che a 100 anni dalla nascita, che cadono proprio oggi, il ricordo dell’ex ct della Nazionale dal 1962 al 1966 è stato al centro di diverse iniziative negli ultimi mesi.
Chi era l’ex allenatore degli Azzurri
Prima di diventare allenatore, Edmondo Fabbri calca i principali campi da calcio d’Italia da giocatore. Indossa le maglie di Inter, Atalanta, Parma e Sampdoria, per citare le squadre più note. Dopo una decina d’anni sceglie di sedersi in panchina da allenatore. La prima società a dargli fiducia è il Mantova, che navigava nell’anonimato delle serie minori. Sotto la sua guida la squadra lombarda passa in soli cinque anni dalla serie D alla A, proponendo un gioco votato all’attacco, sebbene in quegli anni imperava il “catenaccio”. Per questo il suo Mantova è stato ribattezzato “il piccolo Brasile”.
Nel 1962, a soli 40 anni, è chiamato a guidare la Nazionale. Nei quattro anni in azzurro su 25 partite giocate, ottiene 17 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Tra i campioni che ha allenato ricordiamo Sandro Mazzola, Gianni Rivera e Giacomo Bulgarelli. Ai mondiali di Inghilterra ’66, precisamente nella serata del 19 luglio a Middlesbrough, l’Italia esce sconfitta dall’incontro con la Corea del Nord (0-1, gol di Pak Doo-Ik). Un gol che gli fa crollare il mondo addosso. Per questo risultato Fabbri viene umiliato, isolato, deriso e perfino minacciato di morte. Si spegnerà quasi trent’anni dopo quella partita, l’8 luglio 1995 a Castel San Pietro Terme.
Le iniziative per ricordarlo a Castello
Sabato 11 settembre, in una giornata ricca di sport e cultura, il suo paese natale gli ha dedicato tre eventi: la presentazione del libro di Tiziano Zaccaria Oltre la Corea. Vita e calcio di Edmondo Fabbri, l’inaugurazione dell’opera di Street Art dedicata all’ex a cura dell’artista Chekos (vedi foto sopra) e una speciale intervista a Marino Bartoletti.