Si è spento a 85 anni Gianluigi Morini, uno dei volti storici della ristorazione imolese. Morini, nato il 19 giugno 1935 era da lungo tempo malato, ed è stato il fondatore del San Domenico, il ristorante due stelle Michelin situato in pieno centro, davanti agli omonimi giardini.
«Con Morini nasce il ristorante che siamo onorati di portare avanti da 50 anni preservandone l’identità, lo spirito d’avanguardia e il sogno di un luogo di condivisione e grande calore, quello di una famiglia che lui stesso ha voluto creare» è il commento a caldo dello staff del ristorante San Domenico.
È proprio grazie a lui che il San Domenico dagli anni ’70 avviò un nuovo modo di pensare l’attività della ristorazione pubblica che, fino a quel momento, era interpretata come alternativa al modello domestico. L’idea di Gianluigi Morini fu quella di dare a tutti la possibilità di conoscere e apprezzare la grande cucina delle case nobiliari italiane. Un’idea nuova, soprattutto in quel periodo.
Uno spazio per la felicità proposta con eleganza riservata, in ambienti raffinati, dove i clienti diventano ospiti. L’intuizione, avuta quasi 50 anni fa, risulta essere assolutamente moderna considerando che oggi tutta la ristorazione si sta facendo carico – paradossalmente – di salvare la cucina di casa.
Uno spazio per la felicità proposta con eleganza riservata, in ambienti raffinati, dove i clienti diventano ospiti. L’intuizione, avuta quasi 50 anni fa, risulta essere assolutamente moderna considerando che oggi tutta la ristorazione si sta facendo carico – paradossalmente – di salvare la cucina di casa.
Lo vogliamo ricordare con una frase scherzosa, che ha voluto usare come chiosa finale nell’articolo comparso sul nostro settimanale il 5 marzo 2020, in occasione dell’approfondimento sui 50 anni del ristorante: «Mi han sempre chiesto perché ho sempre tanto appetito; semplice la risposta: a sò né a mezdè».
