Monsignor Giovanni Mosciatti non sta certo con le mani in mano. Il periodo estivo sta portando grande frutto perché è l’occasione per immergersi in tutte le sfaccettatura di un territorio tanto articolato come il nostro. Primi destinatari delle sue visite i giovani, verso cui nutre da sempre una grande passione. In passato, infatti, è stato responsabile della Pastorale giovanile nella sua diocesi d’origine e ha insegnato per tanti anni nelle scuole superiori.
Così è partito alla volta dei campi estivi che i movimenti diocesani stanno svolgendo sugli Appennini e sulle Alpi. La settimana scorsa la visita al campo di Gioventù Studentesca della Romagna a Malga Ciapela (ai piedi della Marmolada), in cui erano presenti anche una cinquantina di ragazzi di Imola. Durante la serata ha raccontato loro la sua vita, ha risposto ad alcune domande (molte di queste sulla vocazione), infine ha cantato insieme ai giovani.
«Mi hanno colpito i suoi occhi – racconta Marco Balbi, tra gli educatori presenti al campo -. Ci si sente accolti e abbracciati dai suoi occhi. Esprime una simpatia ed una vicinanza che subito si rivelano alle persone che incontra. Durante la serata ci ha raccontato la sua vita attraverso il canto. Questo è interessante, anche per i ragazzi, perché tutto di te è valorizzato, non devi censurare niente. È evidente che è un uomo libero, cioè uno che ha incontrato Qualcuno di grande che gli permette di vivere tutto».
A inizio settimana, monsignor Mosciatti è andato a trovare i ragazzi dell’Azione Cattolica – un gruppo di elementari e uno di medie – dislocati tra Camaldoli e Badia Prataglia. L’accoglienza proprio all’eremo di Camaldoli durante un momento di silenzio al quale il vescovo ha preso parte. Poi i saluti e qualche scambio di battute per conoscerli meglio. «Lui è molto aperto, attento e dialoga volentieri con i ragazzi – sottolinea don Pietro Marchetti, assistente diocesano dell’Acr -. È stato un bell’incontro, sia per i ragazzi che per il vescovo. In particolare lui ha espresso la sua gioia nel vederli insieme agli educatori, segno che ha molto a cuore i giovani».
Con le stesse sensazioni è tornata a casa anche Laura Pantaleoni, presidente dell’Ac, che ha accompagnato Mosciatti da Imola a Badia Prataglia: «Questa giornata è stata una sorpresa che ha anticipato un mio desiderio. Volevo chiedergli di visitare i campi estivi perché per noi sono un momento fondamentale dell’anno, e invece lui mi ha anticipato. La messa insieme è stata il centro della giornata e sia bambini che ragazzi sono stati attenti e partecipi alla celebrazione. Il vescovo li ha saputi prendere: sprigiona simpatia e così avvicina le persone. Non è una simpatia che suscita solamente ammirazione ma genera vicinanza. La presenza del vescovo Mosciatti ci è molto cara e si innesta sul solco tracciato da Ghirelli».
Il viaggio intrapreso dal vescovo non termina qui: domenica 28 alle 12 sarà a Montebello al campo lupetti e reparti dell’Imola 3 per celebrare la messa e conoscere i giovani scout.
Il vescovo Mosciatti tra i giovani della diocesi
